Padua Ragusa batte i Briganti Librino ed è in testa alla classifica in serie C.


Dopo quattro partite vinte con merito, ma con, di tanto in tanto, qualche momento di amnesia nel gioco, il Padua Rugby Ragusa, finalmente, di fronte ai Briganti di Librino, fa valere il suo livello tattico e tecnico, dimostrandosi una macchina perfetta e giocando la miglior partita della stagione. Nulla hanno potuto i pur volenterosi Briganti catanesi, e le statistiche, in questo caso, si mostrano impietose: 34 minuti di conquista territoriale e 25 di possesso palla per il Padua nel primo tempo e “solo” rispettivamente 25 e 20 minuti, quando un po’ i ragusani hanno tirato i remi in barca, nel secondo tempo. Insomma, una partita a senso unico.
Dopo i primi minuti durante i quali le squadre si osservano e si controllano, è capitan Peppe Iacono a calare il primo asso: azione veloce dei trequarti biancazzurri, ruck nei pressi della bandierina, apertura a Iacono che trova un buco e si tuffa in meta. La successiva trasformazione aggiunge altri due punti allo score dell’apertura ragusana. 0 a 7.
Passano cinque minuti e Gabriele Calamaro, il giocatore ibleo al momento più in forma, segna la su sesta meta stagionale. Mischia con introduzione catanese al centro dei pali nei propri 22 rubata dal tallonatore ragusano, apertura ai centri, con Calamaro che punta alla bandierina e schiaccia in meta. Capitan Iacono, questa volta, sbaglia la trasformazione. 0 a 12.
In campo si vede una sola squadra, il Padua, con i catanesi impegnati a rintuzzare gli attacchi avversari. Ma i ragusani, oggi, sono una macchina perfetta e per i Briganti c’è ben poco da fare.
Al 24° arriva la terza meta della giornata con la tattica che da sempre è uno dei punti di forza del Padua ma che oggi è stato veramente letale: la maul avanzante.
Touche sui 10 metri avversari, carrettino biancazzurro che avanza, avanza, avanza e che si ferma solo quando Gianfranco Arrabito può poggiare l’ovale nell’area di meta. Iacono trasforma. 0 a 19.
Nel rugby, però, non basta vincere, se si può, bisogna anche conquistare il punto di bonus. E per farlo occorre segnare almeno quattro mete.
Obiettivo raggiunto dal Padua al 29°, con la meta segnata da Enoc Valenti, in collaborazione col carrettino ragusano. Touche a centrocampo (oggi il pacchetto di mischia biancazzurro è stato devastante sia nel gioco chiuso che in touche) vinta dagli iblei, apertura ai trequarti che esplorano tutta la larghezza del campo, ovale che arriva all’ala che salta il proprio avversario e mette il pallone in area di meta. Il piede di Iacono non centra i pali. 0 a 24 e primo tempo che in pratica finisce qui.
Altre volte, con la partita già in tasca e i cinque punti già conquistati, il Padua si è accontentato di gestire l’incontro, magari subendo il ritorno degli avversari.
I ragusani non alzano il piede dall’acceleratore ma, anzi, se possibile, accelerano ancora.
Al 44° e al 47° mettono a segno altre due mete, la prima con Arrabito (non trasformata), oggi l’uomo del carretto, la seconda (trasformata dal cecchino Iacono) con Andrea Battaglia, che finalizza un’azione giocata al piede, come si stesse giocando a calcio, da Valenti, bravo a trasformare un’azione difensiva in una d’attacco e a dare l’occasione a Battaglia per schiacciare al centro dei pali.
A questo punto, con la partita definitivamente chiusa, coach Vinti dà il via alla solita girandola di sostituzioni e l’arbitro, il signor Marcello Crimi della sezione di Messina, perde la tramontana e inizia a sbagliare più del dovuto.
Al 49° escono Battaglia e Giorgio Carbonaro per Lorenzo Castiello e Fabio Baglieri.
Al 60°, dopo una serie di errori e falli non visti, il signor Crimi s’inventa una meta tecnica per i Briganti.
Un minuto dopo lasciano il campo Antonio Modica e Andrea Solarino per Stefano Tumino e Stefano Distefano.
Al 65° ancora sostituzioni: Giuseppe Modica e Michele Campanella escono, Giovanni Gurrieri, al debutto stagionale dopo il grave infortunio subito nel precampionato, e Paolo Bellino entrano.
Al 70° Stefano Bellina prende il posto di Enoc Valenti.
La partita sembra ormai finita ma ci pensa Paolo Iacono, autore oggi di una prova da incorniciare e per questo insignito del titolo di Man of the Match, a deliziare, in collaborazione con fratello capitano, gli spettatori presenti al Goretti: gioco che resta bloccato per diversi minuti nei 10 metri dei Briganti; calcio-passaggio di Peppe Iacono in direzione del fratello che arriva a tutta birra sull’altra fascia, ovale raccolto al volo e poi depositato là dove l’erba è più verde. Peppe Iacono sbaglia la trasformazione, il risultato si porta sul 5 a 41 e tutto il pubblico si alza in piedi per tributare il giusto applauso alla squadra ragusana.
Negli spogliatoi Umberto Bonaccorsi, coach dei Briganti, riconosce il valore della capolista, accettando la sconfitta come un qualcosa di ineluttabile, mentre Massimo Vinti si dice contento per la prestazione della propria squadra.

La giornata rugbystica è stata aperta dalle formazioni Under 16 delle due società. La vittoria ha arriso, anche in questo caso, alla squadra ospite, che ha chiuso l’incontro sul 5 a 24 con mete di Incarbone (2), Dimartino e Argintieri.

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