Lo sfogo di un rugbysta toscano
Le parole di Fabio Nannini aprono un dibattito Sarà che sono stato viziato in questa parte di mondo che tutti conosciamo come "evoluta" dal punto di vista rugbystico e quindi ho la presunzione che chi opera per il rugby italiano lo faccia a pro dello sviluppo e della crescita di tutto il movimento come fanno qui, non solo per far vedere che la sua erba è più verde di quella del vicino. Invece sempre di più sento storie di squadre di esima categoria che faticano ad assolvere a gli obblighi delle giovanili e che faticano a tirare fuori dalle giovanili giocatori adatti a giocare nelle loro prime squadre, spendere migliaia di euro ogni mese in giocatori per la prima squadra, quando con lo stesso investimento magari pagherebbero 2 educatori di livello per le giovanili che di giocatori buoni per quell'esima categoria e magari quella sopra ne tirerebbero fuori almeno 3/4 l'anno. Così facendo abbiamo ragazzi costretti ad autofinanziarsi palestra...