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Visualizzazione dei post da agosto 4, 2013

L'AQUILA RUGBY: RIECCO LA LEGGENDA GHIZZONI, 'SARO' NEL CDA, LAVORO PER MOTIVARE LA SQUADRA'

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Serafino Ghizzoni di Marianna Galeota L'AQUILA - Sta già lavorando per L'Aquila Rugby l'ex neroverde Serafino Ghizzoni , con una prima riunione con la squadra svolta questa mattina che   conferma i rumors di giorni fa e anticipati da AbruzzoWeb circa un suo possibile ingresso nel consiglio d'amministrazione della compagine aquilana, al posto del dimissionario Eliseo Iannini .   "Sono stato contattato dal presidente Augusto Iovenitti e ho accettato di entrare a far parte del cda. Manca solo la firma", conferma Ghizzoni, rompendo il riserbo del patron neroverde che nei giorni scorsi aveva preferito non fare nomi.   Ghizzoni, 58 anni, 3 Scudetti in neroverde e 60 presenze con la Nazionale, sarà un 'consigliere factotum', pronto a dare una mano anche sotto l'aspetto sportivo.   "Metterò a di

I campi di Borgomeduna al Pn rugby Cambia la gestione della struttura comunale: via barriere e recinzioni. L’Aurora calcio del presidente Maiutto sarà ospite

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PORDENONE. Pordenone Rugby padrone di Borgomeduna, con tanto di delibera della giunta comunale. Una decisione senza precedenti, ma che nella sua eccezionalità è il frutto più ovvio delle contingenze: un club rugbistico in continua crescita e uno calcistico che ha appena perso la prima squadra e che ora si ritrova a gestire due sole categorie giovanili. Carta canta. Voto unanime e immediata eseguibilità. Non ha avuto dubbi, la giunta. Tre i motivi principali della decisione: la forte crescita del Pordenone rugby, quanto a numero di tesserati, riconoscimenti sportivi e capacità di gestione degli impianti; il fondo di 50 mila euro stanziato dalla Federazione italiana rugby per la trasformazione del campo da calcio di sfogo in un campo per gli allenamenti rugbistici (lavori cui il club sarà tenuto a provvedere); la rinuncia al campionato senior da parte dell’Aurora calcio, che – si diceva – ora ha solo due squadre giovanili (esordienti e piccoli amici). Questo, in sostanz

Roma, il flop della Città del rugby. E ora rischia di pagare il Comune

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A un anno dall’ inchiesta de ilfattoquotidiano.it sul Punto verde qualità ‘Città del rugby’ il Pvq più costoso fra i 67 previsti nella Capitale , siamo tornati sul posto. I lavori sono fermi da mesi, una cattedrale nel deserto alla ‘modica cifra’ di 33 milioni di euro . Somma che potrebbe pagare il Comune di Roma quindi i cittadini: l’importo totale previsto per realizzare l’opera è coperto al 95% dal Comune di Roma con garanzia fideiussoria. Tra l’altro, anche se fossero ultimati i lavori, il rugby ci starebbe un po’ “stretto”, poiché l’unico campo previsto sarebbe irregolare : le misure stabilite per il campo da gioco sono 86 metri di lunghezza per 56 di larghezza, ben al di sotto dei limiti minimi regolamentari (119 in lunghezza e 66 in larghezza). Oltre ad essere il Pvq più costoso è l’unico ad essere stato assegnato con un bando ad aziendam nel 2004, giunta Veltroni . Un progetto, per il rilancio della palla ovale nella Capitale, nato male che tutto sembra tranne