Cern-Lugano: una brutta pagina di rugby

Rissa generale a Ginevra, con vittoria assegnata a tavolino al Lugano. Ma dopo 10 minuti l'arbitro rivede la sua decisione...

E' successo tutto e di più nella trasferta a Ginevra, avversario il Cern, dell'UMB Rugby Lugano. La società sottocenerina, con uno scritto inviato alla stampa, denuncia una situazione assurda: "una brutta pagina di rugby", che ha visto l'arbitro dapprima assegnare la vittoria al Lugano, per poi rivedere la sua decisione dopo dieci minuti.
Ecco la descrizione dei fatti fornita dall'UMB Rugby Lugano. "Campo in terra francese, appena aldilà del confine, ma il vento del rugby transalpino era oggi davvero lontano..."
"La partita per Lugano inizia in salita: la prima meta per un incredibile distrazione difensiva, arriva dopo nemmeno un minuto di gioco. Cern sembra padrone del campo e per il primo quarto d'ora non fa vedere palla ai ticinesi, poco aggressivi e in ritardo sui punti di incontro. Poi, alla metà del primo tempo e sotto 10 a 0, i luganesi iniziano a smaltire il lungo viaggio e a produrre gioco, Gallo, ancora buona la sua prova al piede, accorcia le distanze con un piazzato e subito a inizio secondo tempo con uno splendido drop. Ora in campo c’è solo Lugano che si insedia nei ventidue ginevrini , commettendo però gravi errori nella fase conclusiva, non realizzando almeno due segnature che sembravano giá fatte. I ticinesi giocano meglio, sale in cattedra la difesa trascinata dall'ottimo Waldo Schmitt, e si comincia ad essere pericolosi in attacco, andando anche in vantaggio con il neo entrato Fiala'a, che al termine di una splendida giocata, deposita l’ovale in meta."
"Fino a qui si parla ancora di rugby, ma alcune discutibili decisioni del direttore di gara, e la scelta di Cern di chiedere mischia no contest per presunti infortuni a tutti i piloni disponibili, cosa che a Lugano, inspiegabilmente succede da due partite consecutive e sempre nel momento in cui la mischia luganese prende il sopravvento, falsano i valori in campo."
"Non ultimo, nell’ultimo quarto di partita, Serventi, placcato al collo, subisce anche la reazione dei giocatori e della panchina che scatenano una indecorosa rissa generale. Tutto ciò sotto gli occhi increduli dei luganesi e di Mario Bucciarelli, direttore tecnico della FSR presente all’incontro per visionare alcuni giocatori."
"A termine di regolamento, partita vinta da Lugano e squalifica campo per Cern. Dopo una decina di minuti, incredibile ulteriore decisione dell’arbitro che torna sulla scelta e senza prendere alcun provvedimento fa continuare il match dal punto dove si era fermato, come nulla fosse accaduto."
"In una situazione che definire paradossale sarebbe riduttivo si registrano ancora episodi di scorrettezza inqualificabili, mal gestiti dall’arbitro, e una brutta pagina di rugby che non fa onore al più antico club svizzero, al suo pubblico e a tutto lo staff, e soprattutto che non fa onore al rugby, e allo sport in generale.
Lugano, questa volta, esce a testa alta, mantenendo la calma , non accettando le continue provocazione di tifosi e giocatori di casa e mostrando un rugby ambizioso, bello da vedere e da giocare, un rugby se si può ancora così definire, “alla francese” in terra transalpina."
"Si aspetta ora l'esito del ricorso, che ai più appare scontato, ovvero vittoria a favore dei ticinesi come da regolamento, perché Lugano è stato ovviamente danneggiato da quanto accaduto. In caso contrario ci si dovrà chiedere, chi non vuole e perché, che Lugano rimanga in Lega A, ma é un pensiero che i rugbysti ticinesi non voglio nemmeno fare, in virtù di quello spirito caro al proprio Coach e a tutto il Club, per il quale il rugby si gioca in tre tempi: prima della partita e fuori dal campo con la passione, durante il match con il coraggio e la lealtà, dopo con la fratellanza . Come è scritto sulle maglie del XV de France, nella sede dei club francesi e nel cuore di coloro che rugbisti lo sono davvero…"

ticinonews.ch 

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