Sabato il Torneo di Rugby dei Terzi


rugby-terzi650L’atmosfera che si respira intorno al mondo rugbistico senese è paragonabile al mutevole alternarsi del sole e della pioggia in questo stravagante mese di giugno.
I capitani delle squadre dei Terzi si sono più volte riuniti per definire gli ultimi dettagli delle partite; le maglie evocative degli antichi colori dei Terzi saranno di cotone robusto come robusti saranno i placcaggi e la grinta degli atleti.

Ogni giocatore avrà la possibilità di indossare i calzettoni della propria contrada, così come viene fatto nel club ad invito più famoso del rugby e cioè i Barbarians che, singolare coincidenza, scendono tradizionalmente in campo con una maglia bianca e nera.
A quest’ultima rappresentativa viene attribuita la meta più bella della storia quando, nel 1973 presso il mitico stadio Arms Park di Cardiff, il mediano di mischia Gareth Edwards schiacciò in meta dopo un fraseggio di ben sette passaggi intercorsi tra altrettanti compagni per tutta la lunghezza del campo.
Come per i Barbarians anche i giocatori dei Terzi si sono ritrovati per alcuni allenamenti ed hanno cercato di trovare un affiatamento fondamentale per poter giocare questo sport in modo fluido.
Alcune schermaglie amichevoli ed alcune battute durante le partitelle hanno permesso di far calare le squadre nel giusto clima e sono iniziate a circolare le prime indiscrezioni sulle formazioni e sui nomi dei 15 titolari.

Il Terzo di San Martino è sicuramente quello che ha una base di giocatori più navigata e che quindi può usufruire di una maggiore esperienza; sono soprattutto i vivai di Torre e Nicchio a fornire il numero più elevato di atleti, anche se durante il campionato regolamentare molti di essi giocano ripartiti in squadre diverse.
Quest’ultimo aspetto costituisce infatti il tallone d’ Achille del Terzo di San Martino e non dovrà essere sottovalutato dai suoi giocatori, evitando di peccare di superbia.

La compagnia del Terzo di Città si proietta invece su una posizione diametralmente opposta ed ancora la sua struttura di gioco su una base di atleti di buon livello ma, per loro sfortuna, di numero ridotto.
Saranno in grado di riuscire in così breve tempo a insegnare i trucchi del mestiere ai nuovi venuti ed ai giocatori più maturi? Sarà il Campo del Sabbione a decretarlo.

Infine siamo curiosi di vedere che tipo di gioco sarà in grado di esprimere il Terzo di Camollia; nutrito in particolare dai rugbisti della Contrada dell’Istrice e della Lupa, darà del filo da torcere a tutti.
I reparti sono coperti abbastanza bene e solamente l’assenza di alcuni ragazzi che non hanno dato la loro presenza come certa potrebbe indebolire la loro condizione; a tal riguardo  è utile far notare come il Terzo di Camollia abbia difficoltà a far scendere in campo giocatori che abbiano rivestito il ruolo di mediani (mischia e apertura) e quindi il fulcro della regia del gioco del rugby.

L’analisi sommaria delle tre rappresentative è stata fatta ed adesso non ci rimane che recarci sabato 15 Giugno presso gli impianti del Siena Rugby a partire dalle 16:00 e partecipare alla festa, bevendo una birra ghiacciata.


Rosa dei giocatori del Terzo di Città
Marzi, Viani, Pucci, Lotti, Fineschi, Mariotti, Bielli, Montarsi, Signorini, Bertino, Maestrini, Bertolozzi, Cresti, Lazzari, Musmarra, Muotri, Pezzuoli, Redzic, Turchi, Campani R., Campani L.

Rosa dei giocatori del Terzo di San Martino
Barbagli, Carmignani, Galardi, Rizzi, Guadagno, Bendinelli, Conti, Trefoloni, Mozzini, Sanniti, Martini, Micheli, Fattorini, Mari, Angelini, Barone, Balducci, Lusini, De Falco, Bonino, Palazzuolo, Buonazia, Turchi, Donati R., Donati D.

Rosa dei giocatori del Terzo di Camollia
Landi, Canino, Magrini, Giorgi, Bocci, Baruffaldi, Mazza, Bardelli, Agnesoni, Mariani, Ruscitti, Bartoli, Formichi, Pozzi, Lombardini, Coppi, Salvi, Spezia, Rapaccini, Petreni, Salvadori, D’Amore, Fusi.

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