Federleague (rugby a 13), verso le finali: i campioni in carica dei Gladiators Roma e la “sorpresa” Falchi Pian del Bruscolo

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La pluridecorata e la “sorpresa”. I Gladiators Roma e i Falchi Pian del Bruscolo sono due delle quattro protagoniste della “Final Four” della Federleague che i prossimi 13 e 14 luglio a Roma (presso i campi dell'Acquacetosa) assegnerà il titolo 2013.
I capitolini sono tra le squadre fondatrici di questo campionato di rugby a 13. «Abbiamo tre o quattro ragazzi fuori per infortunio – dice il mediano di mischia Riccardo Marini, uno dei giocatori di punta dei Gladiators -, ma sono convinto che i ragazzi che li sostituiranno saranno all'altezza della situazione. D'altronde abbiamo vinto gli ultimi tre titoli di Federleague e vogliamo ripeterci anche quest'anno calando il “poker”, ben sapendo che sarà più dura del solito perchè Albinea, Falchi e Catania sono formazioni di grande livello». Il rugby a 13 è cresciuto a vista d'occhio negli ultimi tempi. «Noto sempre maggiore interesse per questa disciplina e noi ce ne accorgiamo in maniera tangibile – conferma Marini -, mi auguro che si possa continuare a creare entusiasmo e coinvolgimento attorno a questa “branchia” del rugby».
Decisamente diversa la “pressione” sul team dei Falchi Pian del Bruscolo. «Andiamo a Roma con l'obiettivo di divertirci – sottolinea il responsabile del club marchigiano Ivan Federici -, per noi sarà in ogni caso una grande esperienza. Siamo alla prima esperienza in Federleague e ci tenevamo a non finire ultimi nel nostro girone. Ora possiamo addirittura giocare le finali, quindi non avremo assilli di risultato. Proveremo a portare nella capitale quanti più giocatori della rosa possibile anche se nella nostra zona ci sarà da fare i conti con gli impegni lavorativi estivi dei nostri giocatori: qui nessuno è professionista, si gioca animati da una forte passione per il rugby». D'altronde quello dei Falchi è un progetto con idee chiare. «Puntiamo sui giovani – dice Federici – e su due blocchi provenienti da Pesaro e da Misano. A livello tecnico ne è venuto fuori un buon mix, ma l'intenzione è quella di creare anche un settore giovanile di livello».

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