Federleague (rugby a 13), che festa ad Avezzano per il primo match della Nazionale Under 17

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Le Final Four Scudetto disputate negli impianti del Coni all’Acqua Acetosa (Roma) il 13 ed il 14 luglio hanno riscosso un grande successo. E l’attività promossa della Federleague ha fatto registrare sabato scorso un altro evento di grande importanza nell’ottica della crescita del movimento Rugby a 13. Ad Avezzano, infatti, è andato in scena un raduno ufficiale della Nazionale Under 17 allenata dai coach Sebastian Velazquez e Gigi Ferraro e curata dal coordinatore dell'attività nazionale giovanile Massimo Nicotra. Dopo gli allenamenti e l'incontro mattutino, nel pomeriggio davanti ad un folto pubblico si è giocata la prima partita della rappresentativa nazionale della Federazione Italiana Rugby Football League composta da atleti under 17 militanti nei club che hanno partecipato alla “R-evolution rugby league” che ha visto riconfermarsi i Gladiators Roma come Campioni d'Italia per il quarto anno consecutivo. I selezionati, provenienti da varie regioni (Lazio, Abruzzo, Toscana, Sicilia, Marche ed Emilia Romagna), sono stati divisi in due team denominati “Italia probabili” e “Italia possibili” (questi ultimi vincitori per 46-24), dando vita a un divertente e combattuto match che ha dato preziose indicazioni ai tecnici per valutare meglio le condizioni sia fisiche che tecniche dei giovani rugbysti. Un incontro che ha dato grande soddisfazione a tutto lo staff tecnico del settore giovanile e al responsabile Massimo Nicotra: «Questo non è un traguardo, ma il primo passo di un lungo cammino per il rugby a 13 rivolto ai giovani». Pochi giorni prima a Civitavecchia c'era stato un pre-raduno che aveva contribuito a selezionare i talenti rugbystici della zona laziale. «Una bella giornata con ben quaranta ragazzi presenti – ha rimarcato Velazquez – che hanno fatto una seduta di allenamento fisica e successivamente tattica. Il lavoro su questi ragazzi e su quelli venuti ad Avezzano riguarda in special modo i nati nel 1996, ma anche nel 1997 e 1998: l'obiettivo è dare continuità a questo nostro progetto e allargare le selezioni giovanili azzurre anche ad altre fasce d'età».

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