Addio a Toni Piazza, mitica “roccia” del rugby veneto

 
Un infarto elettrico ha tradito il noto viticoltore di Annone mentre lavorava. Lascia la moglie e due figli. Il cordoglio della palla ovale a San Donà, dove fu indimenticato pilone destro

di Gianluca Galzerano

SAN DONÀ Un tuffo al cuore della città nel giorno in cui il cuore di uno dei suoi simboli sportivi decide di smettere di battere per sempre: San Donà piange la morte improvvisa di Antonio Piazza, 49 anni, pilone destro dalla straordinaria forza fisica protagonista dell'epoca d'oro della palla ovale biancoceleste. Se n'è andato ieri, nel primo pomeriggio, il medio dei tre fratelli-rugbysti (Giorgio il più grande - presidente della Coldiretti Veneto - e Stefano il più piccolo, tutti coinvolti nell'omonima e conosciutissima azienda viti-vinicola di famiglia fondata dal padre Tarcisio con sede a Loncon di Annone Veneto). Stava lavorando, seguendo una passione se possibile ancora più grande di quella per il rugby. "Morte elettrica", la forma più infida di infarto: improvviso, silenzioso, letale, privo di qualunque sintomo. Quando è successo stava caricando alcune damigiane vuote sul suo camioncino a Santa Lucia di Piave, una bazzecola per uno che si diceva potesse spostare le montagne a mani nude. (nella foto Toni e il fratello Giorgio con la maglia del San Donà).

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