Rugby in meta senza contributi

Una nuova palestra realizzata
con il solo intervento dei soci

 

marco perazzi
Il Biella Rugby chiama. La città, o meglio l'amministrazione comunale, saprà rispondere? E' quello che si chiedono i dirigenti della palla ovale che hanno fissato domattina alle 11,30 nella «cittadella» di via Salvo d'Acquisto, un incontro per presentare i lavori di miglioramento compiuti all'impianto comunale gestito dalla società gialloverde. Invitati all'appuntamento tutti i soci sostenitori, il sindaco di Biella, la giunta e l'intero Consiglio.
«Chiediamo rispetto per tutti coloro che operano nel Biella Rugby - spiega il presidente Vittorio Musso -. Le migliorie apportate alla struttura, che si inseriscono nel più ampio progetto di realizzazione della "Cittadella del rugby", sono state realizzate interamente con contributi privati, erogati da alcuni soci sostenitori del nostro sodalizio. Chiederemo delle risposte, ma vogliamo anche mostrare quello che è stato fatto. Finora abbiamo sempre operato da soli, risolvendo i vari problemi che ci si ponevano davanti. Adesso vogliamo farlo vedere all'amministrazione comunale perché chiediamo un minimo di attenzione e riconoscimento, sia nel mantenimento delle promesse fatte, sia delle nostre richieste per le quali da troppo tempo non abbiamo risposta».
Celebrati in estate i 35 anni di attività con una grande festa, il Biella Rugby, da diverso tempo è impegnato nella ristrutturazione dell'area dove, al campo di gioco iniziale, è stato affiancato nel 2009 un terreno in erba sintetica. Ora un altro lotto di lavori è finito. «La palestra è completata, con annesso il nuovo spogliatoio. In estate inoltre abbiamo provveduto alla sostituzione dell'impianto di riscaldamento perché il precedente era diventato fuori norma. E' stato dotato di pannelli solari e pompe di calore, già in grado di soddisfare i prossimi interventi». Tra i lavori completati c'è anche la club house e il ripristino dell'intaso del campo in sintetico, rovinato dalle ultime abbondanti piogge.
«Mancano gli spogliatoi nuovi per consentire a tutte le squadre di potersi cambiare - prosegue Musso -. Quelli vecchi non saranno più utilizzabili e dovranno essere riconvertiti in altri ambienti. Abbiamo sette squadre gialloverdi che utilizzano la struttura e quando giocano ci possono essere 14 formazioni che ruotano. Anche l'acqua calda in precedenza non era sufficiente per garantire una doccia a tutti i rugbisti».
Dal 2009 non era stato mai necessario chiedere contributi: «Ora i recenti interventi hanno cambiato le carte in tavola - conclude il presidente -. L'opera spassionata di tanti soci ci ha permesso di sistemare anche la zona intorno alla struttura: ma manca ancora la tribuna. Da tempo continuiamo a giocare in deroga alle disposizioni della Fir perché non è a norma. In ottica 'Biella Città europea dello sport 2014' la Cittadella del Rugby può essere un fiore all'occhiello». Bisogna però completarla.

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