Arte, lavoro e rugby per un carcere più umano

 Fonte:lastampa.it
Un milione di euro dalla Compagnia di San Paolo per 28 progetti
maria teresa martinengo
torino
Un milione di euro per formazione, miglioramento delle condizioni di vivibilità, cultura e creatività: la Compagnia di San Paolo ha deliberato il proprio impegno nei confronti dell’universo carcerario del Piemonte e di Genova: un ambito «scomodo» ma che necessita di attenzione e per questo identificato da tempo come una delle sue aree di intervento. I 28 progetti di associazioni, cooperative ed enti locali che saranno finanziati (su 73 presentati) sono quelli che più aderiscono alle linee guida individuate per il 2012 e vanno nella direzione di restituire senso di responsabilità e nuove prospettive di reinserimento ai detenuti. In pratica, prosegue il percorso sostenuto dalla Compagnia che ha portato la Casa Circondariale di Torino ed altre del territorio piemontese ad accogliere progetti considerati modello.

Le proposte
Tra le iniziative presentate ieri c’è l’apertura di un liceo artistico nel carcere di Torino, ci sono formazione e occupazione in ambiti come biciofficina, gelateria, grafica, vivaistica, panificazione, cura di impianti sportivi. Tra i progetti giudicati utili per la prevenzione della ricaduta si contano attività sportive come il rugby (Uisp ha messo in piedi una squadra che partecipa ai campionati federali). Non solo. Al carcere genovese di Marassi nascerà un teatro che sarà aperto al pubblico, a Saluzzo si lavorerà a un museo della memoria carceraria. Oltre ai progetti selezionati prosegue poi, a Torino, l’impegno verso il Polo universitario dove dal ’98 si sono laureati in Scienze Politiche e Giurisprudenza 19 studenti.

Gli obiettivi
«La Compagnia di San Paolo ribadisce il suo impegno per le parti più deboli della società. In carcere - ha detto il vicepresidente Luca Remmert - servirebbero più risorse, più personale, più medici, più psicologi. Noi cerchiamo di sostenere con i nostri interventi la dignità delle persone. Certo, la coperta è stretta anche per noi, ma vogliamo continuare ad impegnarci per questo e lo facciamo trasferendo risorse da altri settori sulle Politiche sociali». Una politica che Enrico Sbriglia, provveditore dell’Amministrazione penitenziaria di Piemonte e Valle d’Aosta ha definito di «sicurezza duratura».

Miglioramento
«Assunzioni, borse lavoro e tirocini - ha spiegato Luigi Morello, responsabile dell’Area Politiche Sociali della Compagnia - coinvolgeranno circa 170 tra detenuti, prossimi al fine pena ed ex detenuti. Le attività di socializzazione, artistiche, sportive, di assistenza, orientamento riguarderanno oltre duemila persone. Importantissimo è il ruolo delle associazioni, il lavoro in rete, leva da mettere in campo in tutti gli ambiti del welfare». L’impegno della Compagnia dal 2006 ad oggi è stato di 14 milioni, 8,5 dei quali investiti in progetti di «innovazione sociale», coordinati direttamente dalla Compagnia e dall’Ufficio Pio, come Logos e Nomis, il primo a favore di persone in uscita per il recupero dell’autonomia lavorativa e abitativa, il secondo per i minori stranieri. 

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