Padua Ragusa: ultima chiamata

 Fonte:nprugby.it
Domenica, a Pomigliano d’Arco, Padua Ragusa e Viterbo hanno l’ultima opportunità per non perdere il treno che porta alla serie B. La vincente se la vedrà con il fortissimo Siena

Dopo quattro giorni di comunicati ufficiali, frenetiche telefonate tra la dirigenza del Padua Rugby Ragusa e la Federazione Italiana Rugby, avvertimenti, minacce di adire le vie legali e proposte improponibili, finalmente è ufficiale: la finale per il terzo posto dei play off tra la squadra iblea e il Viterbo si giocherà domenica a Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli.
Fino a ieri pomeriggio, però, lo svolgimento di quest’incontro era legato a un filo perché la società iblea aveva deciso di rinunciare alla trasferta in quanto riteneva che quella sede, imposta dal Comitato Regionale Laziale nella veste di organizzatore della fase play off, non tenesse conto del criterio di equità.
«C’è un’evidente disparità di trattamento», ci aveva detto il Presidente Tumino nei giorni scorsi. «Così facendo ci obbligano a uno spostamento di ben 696 km, a fronte dei 312 dei nostri avversari. Oltre a questo, tenendo conto che per arrivare a Pomigliano ci vorranno almeno 10 ore, mentre ai viterbesi ne basteranno meno di tre, saremo costretti a pernottare nella città campana, con un conseguente notevole aumento del costo della trasferta. A queste condizioni, noi non partiremo!».
La società iblea, tuttavia, non si era limitata ad preannunciare la rinuncia ma aveva anche presentato ricorso contro questa decisione, proponendo, al contempo, Cosenza come sede della finale o, in alternativa, Roma, a condizione però che la Federazione si accollasse le spese della trasferta. La Fir aveva accettato quest’ultima proposta solo che la cifra stanziata copriva solo la metà delle spese. Il Padua aveva allora suggerito, a parità di contributo Fir, di far giocare la partita al Goretti di Catania, con i ragusani che si sarebbero eventualmente fatti carico di colmare sia la differenza tra il contributo Fir e il costo dei biglietti aerei per i viterbesi che i costi del terzo tempo.
La telenovela si è finalmente chiusa ieri pomeriggio quando la Fir ha dato la propria disponibilità, prendere o lasciare, a finanziare l’intera trasferta del Padua purché si giocasse a Pomigliano.
La società biancazzurra, a quel punto, ha deciso di accettare, anche se a malincuore, la proposta.
Peppe Gurrieri, l’head coach biancazzurro, non nasconde però il suo disappunto: «Non penso che tutte queste storie siano nate per la volontà di favorire una squadra. Comunque sia, noi stiamo andando a giocare la finale con i soldi della Federazione, del rugby italiano. E non mi sembra giusto!».
C’è un filo di rabbia nei suoi toni. «Sì, è vero, sono arrabbiato per come siamo stati trattati. Ma sono anche deluso, perché se si voleva, si poteva trovare una soluzione equa e senza costi per il movimento rugbystico. Già da tempo si conoscevano i nomi delle squadre che avrebbero giocato i play off; sarebbe bastato mettersi alla ricerca dei campi idonei in quel momento, per non trovarsi adesso in questa assurda situazione. Evidentemente non si è voluto fare, e adesso noi ne pagheremo le conseguenze perché io probabilmente non potrò contare sull’intera rosa, visto che non tutti sabato potranno assentarsi dal lavoro; e lunedì mattina andremo al lavoro dopo un lungo viaggio e poche ore di sonno. Non credo che Viterbo avrà di questi problemi».
Polemiche a parte, i giocatori si sono allenati con impegno per tutta la settimana, pur non sapendo, fino a ieri, se e dove si sarebbe giocato. «I ragazzi, per come si sono allenati, sono da encomio. Forse anche perché si tratta di una partita molto sentita; ho visto che dentro hanno quel filo di rabbia che permetterà loro di giocare con la giusta tensione».
Ma quali sono le reali possibilità che ha il Padua di passare il turno? «Non lo so! Il Viterbo è una squadra forte, e per questo non aveva certo bisogno di aiutini. Durante la stagione regolare non ha mai perso e ha totalizzato 105 punti in 22 partite: significa che giocheremo con una squadra pressoché imbattibile. I favori del pronostico sono tutti dalla loro parte, ma noi faremo del nostro meglio per sovvertirli».
Si giocherà su un campo in terra battuta, un altro motivo per cui è incomprensibile la rigidità del Comitato Laziale nel non voler spostare la partita in un’altra sede. Gurrieri, però, non se ne preoccupa più di tanto: «Il fatto che si giochi su un campo in terra, non avvantaggerà nessuna delle due squadre. Mi auguro solo che non sia un campo pericoloso, che sia in terra battuta e non in cemento battuto, così come ce ne sono tanti in Sicilia. Credo sia arrivato comunque il momento di intraprendere una tranquilla discussione su questo tema. La crescita del nostro sport dipende anche dagli impianti in cui si gioca».
La comitiva biancazzurra partirà stasera, in pullman, alla volta di Pomigliano, dov’è previsto che si arrivi nelle prime ore del mattino di sabato.
La partita, invece, si giocherà al Campo Leone, a partire dalle ore 14:00, e sarà trasmessa in diretta audio sui siti www.ragusarugby.it e www.rugbyterzotempo.net

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