Cus e rugby, il comitato replica a Cavallini


Le dichiarazioni di Stefano Cavallini, Presidente della sezione rugby del CUS Ferrara, riportate nell’articolo intitolato “Cus e rugby, Cavallini abbassa i toni della polemica”, non contribuiscono a fare chiarezza sulla questione dell’amputazione del campo di rugby. In linea, d’altra parte, con quelle degli altri dirigenti che sono intervenuti nelle scorse settimane. Ribadiamo pertanto, sommessamente, quanto segue.
  1. Il campo è già stato ridotto; alle aree di meta sono stati sottratti complessivamente 15 m (nel rugby l’oltre-meta non esiste, essendo l’area di meta parte integrante dell’area di gioco).
  2. Da parte nostra non vi è alcuna opposizione alla realizzazione della nuova palestra, né più in generale al programma di ampliamento dei servizi offerti dal CUS.
  3. Non abbiamo espresso alcun risentimento, ma la semplice richiesta che le alternative progettuali (ne abbiamo ipotizzate almeno sei), che consentirebbero la realizzazione della palestra senza amputare il campo da rugby e senza cementificare ulteriori 900 mq di suolo vergine, vengano valutate in confronto che coinvolga anche il Comune di Ferrara, titolare dell’approvazione del POC, in cui il progetto va inserito, e l’Università, che è proprietaria dei terreni e degli immobili del CUS.
Nell’attesa di una risposta, speriamo finalmente nel merito, continuano, da parte nostra, la raccolta delle firme, sulla petizione da noi lanciata, e la predisposizione degli atti per portare, anche in modo formale, il nostro punto di vista all’interno dell’iter di approvazione del POC, che nei prossimi giorni sarà posto alla discussione del Consiglio Comunale.
Il Comitato promotore della petizione “Salviamo il campo di rugby Trevisani di Ferrara”. Facebook: www.facebook.com/salviamoiltrevisani
 
 

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