Minirugby “in Adria”

Volantino.jpgDopo l’apertura alle ragazze della femminile di calcio, ancora una dimostrazione della lungimiranza e della sensibilità sportiva del Presidente Valentino Sartori: da lunedì 2 settembre il campo di Borgo Dolomiti vedrà sui suoi campi altri nuovi miniatleti che potranno cimentarsi in giochi e attività di gruppo. Sarà Pierangelo Mazzetto, coordinatore della promozione sportiva e delle attività scolastiche della ASD Rugby Villadose Junior, a coordinare l'attività con lo staff da lui formato di Educatori ed Educatrici
- Anche ad Adria arriva il minirugby ?
- Non lo so - risponde Mazzetto – ora arriviamo solo noi e lo scopo è di riproporre le esperienze di gioco che hanno entusiasmato i partecipanti ai primi due momenti organizzati a Villadose. Ci saranno differenze di svolgimento non vincolati a tempi ristretti.
Potremo operare in tempi più lunghi e l’esperienza delle Educatrici e degli Educatori verrà distribuita in momenti diversi. Niente agonismo ma semplice competizione di gioco. L’aspetto ludico come elemento di crescita nella scoperta del gioco collettivo è il principio che ha caratterizzato tutta la formazione dei collaboratori che in questi anni hanno determinato il successo degli interventi. La loro formazione è finalizzata al proselitismo di gruppo non all’agonismo individuale o di squadra. Le esperienze acquisite sono state verificate nelle palestre delle scuole, nei campetti adiacenti – quando c’erano- e negli spazi aperti dei campi da gioco del Rugby Villadose per coloro che hanno voluto continuare il divertimento. Ad Adria – o meglio – “in Adria” diventa tutto più facile perché c’è più tempo e quindi viene a mancare l’esigenza del rispetto tassativo di un programma che potrà essere diluito in spazi più ampi permettendo a tutti i partecipanti di superare gradatamente vari momenti senza accelerazioni forzate.
- Il programma che seguirete non quindi quello della Federazione Italiana Rugby ?
- In un certo senso no : non è possibile in primo luogo perché faremo attività ludica psicomotoria. Usando i principi fondamentali del gioco particolarmente indicato per la crescita nel collettivo alla scoperta del proprio ruolo e delle proprie possibilità di apporto al gruppo l'obiettivo principale è far scoprire agli atleti e alle famiglie quali e quante opportunità offre socialmente la partecipazione di gruppo.
Se il nostro lavoro sarà qualitativamente valido saranno le famiglie dei nostri giovani e giovanissimi protagonisti a fare le loro scelte non solo di tipo squisitamente sportivo ma anche etico e formativo. Sarebbe presuntuoso dire che seguiamo i programmi dalla Federazione, certamente se chi verrà a divertirsi con noi sceglierà di provare a vivere il modo del rugby…benvenuti a tutti! Intanto li aspettiamo al campo di Borgo Dolomiti dove senza alcun costo potranno fare le loro verifiche e magari anche qualche positiva scoperta.

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