Betti: "La caparbietà, è tipica dei ternani"

E' stata una trattativa difficile. Come difficile, ancora oggi, è far digerire a qualcuno che il rugby merita una collocazione adeguata e riconoscibile. Il Terni Rugby ha chiuso l'accordo di collaborazione con la Maroso per l'utilizzo dell'impianto di Borgo Rivo. Anche quest'anno, nonostante la promozione in serie B, c'è stato da sudare le proverbiali sette camicie per trovare un campo dove far allenare e giocare tutte le squadre. Pensare più in grande, al momento, è poco meno che utopia.

Marmore resta l'opzione numero uno per le gare casalinghe dei Draghi in serie B. Ma ora che l'accordo con la Maroso è stato messo nero su bianco lo scenario potrebbe cambiare. A Borgo Rivo si alleneranno e giocheranno tutte le squadre giovanili, l'Umbria Rugby Ragazze e gli Old. Insomma Alessandro Betti e il suo staff ce l'hanno fatta anche quest'anno. "Lavorare per trovare un impianto rimane sempre una delle cose più dure. Ancora oggi c'è una prevenzione nei nostri confronti che definirei pazzesca" dice senza giri di parole il presidente del Terni Rugby.

Ma il rugby insegna a non perdersi mai d'animo: "La storia si ripete, è vero. Ma anche in questo ci sentiamo molto ternani. Nella 'tigna' che tutti i cittadini dovrebbero riscoprire: non scoraggiarsi, andare avanti, trovare una soluzione a tutti i costi, senza arrendersi. E' una qualità tipica del rugbista, ma anche del ternano. In questo senso la nostra storia va presa d'esempio".

Come si è arrivati a questa soluzione? "Ricordo che la Maroso è una stella d'argento al merito sportivo - sottolinea Betti - è un pezzo di storia di Terni e noi siamo onorati di iniziare questo percorso con loro. Dispiace che il campo sia in quelle condizioni, ma faremo in modo di portare avanti il progetto nel migliore dei modi. Rendere un servizio qualificante per la nostra città è sempre stato il nostro obiettivo, e questo impegno rimane, insieme a tutti gli altri progetti che abbiamo avviato con l'Amministrazione Comunale dopo aver riaperto un dialogo istituzionale che riteniamo fondamentale".

Il feeling con Palazzo Spada è quindi ritrovato? "Diciamo che stiamo parlando e abbiamo progetti ambiziosi. Il nostro sogno è un centro rugbistico abbastanza importante, coniugando investimenti privati, della federazione e dell'ammministrazione. Staremo a vedere cosa succede, per ora ci concentriamo su questo percorso con la Maroso. In collaborazione con la società che vanta più di 50 anni di storia e con la Circoscrizione stessa, cercheremo di creare un ambiente e un clima sano dove le persone possano vivere il nostro ambiente e il nostro sport in maniera tranquilla e serena".

A questo punto la soluzione Marmore potrebbe essere accantonata, se la Federazione concedesse una deroga all'omologazione del campo di Borgo Rivo per la serie B. Per quanto riguarda la composizione dei gironi e le avversarie che aspettano il Terni Rugby, molto dipenderà dal domino dei ripescaggi e delle mancate iscrizioni in serie A. Per la prima volta quest'anno la serie C Elité area 3 ha portato tre squadre in serie B, dove il Cus Perugia (sconfitto in finale playoff) attende la risposta alla richiesta di ripescaggio in serie A. Al momento ci sono tante squadre dell'area centro-nord, poche in quella sud. I pro e i contro di un girone rispetto all'altro ci sono in entrambe i casi. All'uopo, basterà rispolverare la proverbiale 'tigna'.

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