TERNI RUGBY, NON CI SONO LE STRUTTURE PER CONTINUARE!

 La situazione impianti è catastrofica ma le Istituzioni devono risolvere il problema per non depauperare un patrimonio di oltre 200 ragazzi che fanno attività sportiva.
Un campo dove ospitare l'Umbria Energy Terni Rugby, che nel prossimo campionato sarà ai nastri di partenza della serie B, ed una struttura per l'intensa attività del settore giovanile che la società del presidente Alessandro Betti effettua è il problema del momento per le Istituzioni locali che finora hanno ignorato la problematica esistente.
Lo hanno ribadito ieri sera nel corso del programma "Notte Gol " di Tele Galileo tre delle tante mamme che seguono i propri ragazzi nella pratica della disciplina sportiva e Marta Corazzi, un'allenatrice della società dei Draghi.
Quest'anno, come noto, l'attività sportiva si è svolta tutta al campo di San Carlo, struttura del Comune e data in convenzione alla Nuova Dinamo, che si è dimostrato inadeguato per un campionato di serie C, figuriamoci per quello di B, e denso di tante problematiche irrisolte.
Come ad esempio, come denunciato dalle mamme in studio, l'impossibilità di usufruire di una doccia calda con temperature polari in inverno per mancanza di riscaldamento negli spogliatoi.
E siccome la stagione non è terminata il Terni Rugby ha preso in affitto dei campi alla Terni Est per consentire ai ragazzi di allenarsi e con la possibilità di fare una salutare doccia.
Si, perché al campo della Dinamo non c'è più il gas! Ed il motivo è facilmente intuibile.
Il grido di aiuto delle mamme non può lasciare insensibili gli amministratori locali che dopo aver rimandato di anno in anno la soluzione del problema ora si trovano alle strette. Non possono più procrastinare per evitare che duecento ragazzi smettano di fare sport e per permettere alla prima squadra di affrontare un campionato di serie B con una struttura adeguata che possa rappresentare un buon biglietto da visita per Terni città e per Terni sportiva.
Quali le soluzioni?
Come sottolineato ieri sera, ad esempio, c'è il campo di Borgo Rivo, quello della Maroso per intenderci, che è ridotto proprio male e affidarlo alle cure del Terni Rugby potrebbe essere quanto di più opportuno da fare!
Certo questa soluzione risolverebbe il problema del settore giovanile e degli allenamenti della prima squadra ma non certo quello delle partite ufficiali della formazione di Mauro Antonini in quanto le misure non consentono l'omologazione per un torneo di B.
Intanto, però, risolvere già un problema sarebbe un bel passo in avanti!
Occorrerebbe, però, una maggiore sensibilità sportiva degli amministratori ed un miglior controllo sulle strutture che vengono messe a convenzione!

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