TERNI RUGBY, IL CAMPO CHE NON C'È!

 In dubbio la partecipazione al campionato di B per la mancanza del campo! Le soluzioni esistenti.
Risulta ancora irrisolto il problema legato all'individuazione di un campo dove l'Umbria Energy Terni Rugby possa disputare il campionato di serie B dopo una stagione trionfale, frutto di tanti sacrifici societari e da parte di tutto lo staff tecnico intendendo per esso allenatori e giocatori.
Promesse tante ma fatti ancora niente!
Ed allora prendiamo in esame quelle che potrebbero essere le soluzioni esistenti e sulle quali poter lavorare per aggirare un ostacolo che sembra davvero insormontabile. A volte, però , un po' di buona volontà e chiarezza di idee possono venire in aiuto!
Le strutture che potrebbero permettere la disputa delle partite ( 11 in tutto ) di campionato nel comprensorio ternano ed in possesso dei requisiti richiesti sono solo due e tutte e due di proprietà comunale ma convenzionate con società calcistiche ovvero il Mirko Fabrizi di Gabelletta ed il campo di Marmore.
Nel primo impianto vi opera lo Sporting Terni ed al momento non si conoscono, o perlomeno non sono stati annunciati dal presidente Gambino, i programmi societari per la prossima stagione ovvero se parteciperà ancora al campionato di serie D con l'attuale società o se, invece, come insistenti voci sussurrano, trasferirà il titolo sportivo alla realtà calcistica formatasi dalla fusione tra Ferentillo ed Arrone.
C'è, poi, sempre per questo impianto, la possibilità che possa farne richiesta per un suo utilizzo la Ternana anche se le ultime danno come attenuatosi l'interesse della società di Via Aleardi.
Più chiara sembra essere la situazione per quanto concerne la struttura comunale di Marmore dove opera una scuola calcio privata e dove, dietro il pagamento di un canone di affitto, l'Umbria Energy Terni Rugby potrebbe giocare le sue partite casalinghe se non fosse per una eventuale resistenza da parte della società convenzionata.
Questa potrebbe essere la situazione ottimale anche perché l'Ente comunale, proprietario della struttura, ha un certo numero di giorni, previsti in convenzione, in cui può sfruttare la struttura a suo piacimento.
Insomma, la soluzione c'è, basta volerla trovare, aldilà di quelli che possono essere gli interessi di parte. Del resto tenere in piedi una struttura pubblica, anche se convenzionata, per svolgervi solo una limitata attività, anche se meritoria, privata sembra davvero essere eccessivo!
Allora, caro assessore allo sport, convochi le parti e per le sorti dello sport ternano, così brillantemente rappresentato anche dal Terni Rugby, trovi una soluzione che metta in evidenza anche le sue qualità di mediazione!

Commenti

Post popolari in questo blog

Rugby e Inglese in Irlanda e Inghilterra col metodo "Play Rugby and learn English" Estate 2015

Micro Bikini e rugby per Jennifer Nicole Lee