Rugby studentesco: Alghero agli Italiani

Ottimo quinto posto per la squadra dell´Istituto Comprensivo n° 1 di Alghero ai "Giochi Sportivi Studenteschi" nella categoria under 14

ALGHERO - La scorsa settimana si sono svolti a Roma, nell’impianto sportivo del Coni del Acqua Acetosa, le finali dei campionati italiani delle scuole di rugby "Giochi Sportivi Studenteschi" che hanno visto la scuola media dell'Istituto Comprensivo n° 1 di Alghero partecipare alle finali, dopo aver conquistato il titolo di campione Sardo Under 14 delle scuole battendo tutte le rivali isolane: Sassari, Nuoro, Sinnai.

La fase finale tenutasi a Roma, si è presentata da subito dura ed impegnativa, vedendo impegnate nello stesso girone algherese squadre come L’aquila e Benevento, città con grandi tradizione rugbystica. Nonostante tutto i giovani rugbysti algheresi non hanno per niente sfigurato di fronte ai loro coetanei, tenendo alto il nome di Alghero in ambito nazionale. Il titolo è stato vinto dalla squadra dell’Aquila. L’Istituto Algherese è il secondo anno consecutivo che si qualifica alla finale Romana, lo scorso anno con un meritato quarto posto, quest’anno con un lodevole quinto posto.

Il progetto è curato dagli insegnanti di attività motoria, Marco Ciccarella e Gianni Madeddu, coadiuvati dal tecnico Fir Fabio Corbia e dalla Asd Alguerugby. Progetto nato con il “benestare” della dirigente scolastica dott.sa Antonella Marroncheddu, che ha sostenuto “rugby a scuola”, credendo appunto nei forti valori didattici, educativi e morali del rugby. L’attività ha visto coinvolti centinaia di ragazzi e ragazze delle scuole medie di via XX Settembre e di Fertilia, con lezioni di rugby integrate nelle ore curriculari e con sedute di allenamento svolte nel Camp Nou del Carmine.

Il progetto ha coinvolto anche centinai di bambini delle scuole elementari di quarta e quinta, dei plessi del Sacro Cuore, Lido e Asfodelo, coordinato dalla insegnante Daniela Zedda, dove si è previsto l’uso della lingua Algherese nell'insegnamento del rugby: progetto che mira oltre alla conoscenza del gioco del rugby e dei suoi valori, alla diffusione della pratica sportiva tra i giovani e alla ricerca di nuovi talenti ed appassionati, anche alla tutela delle identità culturale. Grande la soddisfazione dei “curatori” del progetto e dei ragazzi per l’ottimo risultato raggiunto.

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