MARINELLI: ''L'AQUILA, VOGLIO MOLLARE'' MA PENSA AL FUTURO
Romano Marinelli e Massimo Cialente
"Ho speso tanti soldi inutilmente nella speranza di fare bene - si sfoga con AbruzzoWeb - Ho provato a fare quello che potevo, visto che il rugby non è il mio sport, cercando di pagare i tanti creditori che ho trovato. Ho accettato di essere presidente per una questione morale e non mi aspettavo di esserlo per tre stagioni. Da solo non posso più andare avanti e quindi cerco altri soci, altrimenti il sindaco dovrà trovare una soluzione. È tutto sulle mie spalle".
Nonostante si dica pronto a lasciare, Marinelli sta già programmando la prossima stagione, mossa che lascia qualche dubbio sulla sua reale intenzione di passare la mano.
"In settimana è prevista una riunione - svela - nella quale dovremmo scegliere l'allenatore che avrà poi il compito di trovare i giocatori".
E sulle sorti del direttore generale, Massimiliano Placidi, e del direttore marketing, Marco Molina, Marinelli taglia corto spiegando che "tutti sono in discussione, decideremo con gli altri soci".
L'ex giocatore nerovede Serafino Ghizzoni, intanto, non vuole trovare un solo colpevole per la retrocessione dell'Aquila Rugby in A1.
"Quando si retrocede - spiega - le colpe sono di tutti e non solo di una persona. Non deve essere una giustificazione, ma i problemi economici sono una componente determinante della situazione deludente dei colori neroverdi. Bisognerà tornare a giocare a rugby soprattutto con la passione. I costi sono dimuniti nel campionato d'Eccellenza, ma per il capoluogo abruzzese sono ancora molto alti".
Comunque una tiratina d'orecchie alla squadra arriva lo stesso. "Purtroppo abbiamo perso 2-3 gare che si potevano vincere e oggi potevamo festeggiare la salvezza. In quelle partite sono state sbagliate la gestione del gioco e le sconfitte sono state inevitabili. Per L'Aquila Rugby, oltre a un allenatore esperto, ci vuole una persona che capisca bene la situazione economica e altre vicissitudini del capoluogo abruzzese".
abruzzoweb.it
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