“L’emozione non ha voce”, rugby, equitazione e autismo in un torneo di solidarietà

Lavorare perchè l’emozione trattenuta dall’Autismo si possa liberare con la felicità e la parola, giorno per giorno, ora per ora, attraverso l’integrazione, il lavoro e lo sport. E’ questa la finalità principale di “l’emozione non ha voce”, una onlus fondata da un gruppo di genitori di ragazzi autistici, per stare vicino non solo a chi è affetto da questa disabilità, ma soprattutto per offrire supporto psicologico ad altri familiari, genitori e parenti che spesso non sanno accettare l’autismo.
Oggi “L’emozione non ha voce”, gemellata con la Primavera Rugby, partecipa al torneo “Peppe Brucato”, presso gli Impianti CUS Roma, Via delle Fornaci di Tor di Quinto, con un proprio stand dove si potrà ritirare materiale informativo circa la ONLUS e i suoi progetti, su tutte le problematiche relative al mondo dell’autismo.
Nel pomeriggio vengono presentati sul campo tutti i ragazzi che hanno frequentato quest’anno il primo corso di “terapia con il rugby”, ideato ed effettuato da Sbaraglia Giampiero (della onlus “L’emozione non ha voce “ e giocatore di rugby della Autumn Old Rugby Roma), insieme a Matteo Urbanetti e Pierpaolo Damiani ed Enzo Cardogna.
“L’emozione non ha voce” era anche tra gli stand nella cornice del Concorso Ippico di Piazza di Siena, dove hanno presentato il progetto “Cavalcando l’Autismo”, un viaggio di sette giorni nel cuore verde dell’Italia dal Centro d’Equitazione Militare di Montelibretti (Rm) alla Tenuta dei Ciclamini ad Avigliano Umbro (Pg) ospiti del Maestro Mogol e di sua moglie Daniela.

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