Rugby Brescia in crisi? Gli ex giocatori entrano in mischia: azionariato popolare la soluzione
(a.t.) I conti faticano a tornare. Tanto
che, per la prossima stagione, il Rugby Brescia potrebbe essere
costretto a ridimensionare sensibilmente le proprie ambizioni. Le
alternative? Che arrivi un cavaliere bianco a staccare un sostanzioso
assegno. Oppure che si faccia una piccola rivoluzione interna. E in
assenza di un salvatore della patria bresciana c'è chi si sta già
muovendo concretamente nell'altra direzione.
Un
gruppo di ex giocatori (tra cui Stefano Pagliarini, Michele Triboldi,
Alessandro Bruni Zani, Davide Malcisi, Mirko Saini, Giorgio Bruni Zani e
Daniele Stabili), infatti, ha dato vita nei giorni scorsi a un blog (http://rugbyabrescia.blogspot.it)
per raccogliere le idee e promuoverle. A partire da quella di
finanziare il Rugby Brescia attraverso una forma di azionariato
popolare, “dove con una minima quota sociale chiunque potrà contribuire
ed essere protagonista della nuova società, garantendo così il minimo
indispensabile per la sopravvivenza della stessa”.
Questa
la richiesta principale dei "ricostruttori", che in un post scendono
anche più nei dettagli del loro "programma", invocando una forma di
governo in cui a decidere la linea sia l'assemblea dei soci, affiancata
da un consiglio direttivo che “provvederà a nominare almeno un direttore
sportivo ed un direttore tecnico che, a tempo pieno, avranno il compito
di coordinare tutte le attività di gestione sportiva e tecnica della
società, con il supporto della segreteria”. Ancora gli ex giocatori
chiedono di prestare particolare attenzione allo staff tecnico e
spiegano che “lo stadio Invernici e gli spazi annessi dovranno essere
luogo d’incontro aperto a tutti, dove praticare il nostro sport, ma
anche dove i genitori sapranno di lasciare i propri figli in ambienti
puliti e confortevoli”. Una sorta di rivoluzione grillina applicata al
mondo del rugby. E i nomi in campo sono di sicuro peso, da tutti i punti
di vista.
Da virtuali le riunioni dei
"ricostruttori" diventeranno presto fisiche. Il primo incontro - aperto a
tutti - è già fissato: 6 maggio, alle 18, negli spazi dell'Areadocks di
Brescia.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL MESSAGGIO
Rugby a Brescia - l'iniziativa
Negli
ultimi tempi si è parlato molto della prima società di rugby della
nostra città e del suo futuro; voci sono arrivate anche alla stampa
locale che ne ha dato ampiamente risalto con articoli, poi smentiti da
parte dell’attuale dirigenza.
Da un
confronto con alcuni ex giocatori, è emersa la chiara volontà di
definire un progetto che porti alla formulazione di una concreta
proposta da sottoporre all’attuale dirigenza per il proseguo
dell’attività.
Tutti siamo consapevoli
delle grosse difficoltà che si incontrano oggi a reperire contributi,
finanziamenti e sponsorizzazioni; per questo motivo il principio base su
cui di fonda la nostra proposta è quello dell’azionariato popolare,
dove con una minima quota sociale chiunque potrà contribuire ed essere
protagonista della nuova società, garantendo così il minimo
indispensabile per la sopravvivenza della stessa.
La
nostra volontà è quella di rendere la nuova società accessibile e
fruibile da parte di tutti, migliorando gli spazi oggi a disposizione ed
allargando, laddove possibile, i nostri orizzonti; questo traguardo
potrà essere raggiunto tanto più velocemente quanti più saremo.
Queste, in sintesi, le linee guida del progetto:
1)
Azionariato popolare: ciascun socio, previo versamento di una quota
annuale, acquisirà il diritto di voto e potrà liberamente partecipare,
nelle forme che l’assemblea stessa stabilirà, a tutte le iniziative
societarie.
2) Consiglio Direttivo:
eletto dall’assemblea, sarà responsabile del corretto funzionamento di
tutte le attività sociali. Il Consiglio Direttivo provvederà a nominare
almeno un Direttore Sportivo ed un Direttore Tecnico che, a tempo pieno,
avranno il compito di coordinare tutte le attività di gestione sportiva
e tecnica della società, con il supporto della segreteria.
3)
Staff tecnico: la crescita di un club e delle persone che lo vivono,
dipende soprattutto dalla qualità dei tecnici che ci lavorano; questi
sono responsabili non solo tecnicamente, ma anche umanamente della
crescita dei ragazzi da loro gestiti. Per questo motivo, particolare
cura dovrà essere prestata nella scelta degli stessi.
4)
Impianto: lo stadio Invernici e gli spazi annessi dovranno essere luogo
d’incontro aperto a tutti, dove praticare il nostro sport, ma anche
dove i genitori sapranno di lasciare i propri figli in ambienti puliti e
confortevoli, dove chiunque potrà sentirsi come a casa propria.
5)
Immagine: uno degli obiettivi principali sarà quello di dare alla città
ed a tutte le altre società operanti sul territorio un’immagine nuova,
che si basi sui principi sopra esposti e che sia per tutti un punto di
riferimento e di dialogo aperto.
Se
vuoi conoscere di più di questa nostra iniziativa ed offrire il tuo
contributo, anche solo attraverso uno libero scambio d’idee, ti
aspettiamo lunedì 6 maggio 2013 alle ore 18.00 presso il locale
Areadocks in via Verona 3/a, Brescia.
Costruiamo insieme il nuovo Rugby a Brescia!
PS:
non ci vogliamo nascondere, dietro questa iniziativa ci sono delle
persone vere! Alcuni dei nostri nomi: Stefano Pagliarini
(spagliarini@gmail.com), Michele Triboldi (mtriboldi@hotmail.com),
Alessandro Bruni Zani (allebz@yahoo.com), Davide Malcisi
(malcisi.davide@intesacommerciale.it), Mirko Saini
(mirko.saini@gmail.com), Giorgio Bruni Zani
(giorgio.bruni.zani@gmail.com), Daniele Stabili
(stabili.daniele@alice.it).
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