Pandino. ‘A scuola di rugby’, interessante iniziativa sportiva fra Casearia e Crema Rugby
di Ramon Lombardi | |
Lezioni di teoriche Nel corso dell’anno scolastico, una volta alla settimana, Franco Betti, allenatore del settore giovanile del Crema Rugby ha tenuto le lezioni teoriche e pratiche presso la palestra comunale di via Bovis e presso il campo sportivo adiacente al Convitto della scuola. “Il progetto – dice il direttore della scuola Casearia, Andrea Alquati – si è posto come obiettivo quello di promuovere la conoscenza e l’avviamento a questa disciplina sportiva, puntando sulla valenza educativa, sul rispetto delle regole, dell’avversario, dell’arbitro”. Enorme entusiasmo “Da parte sua il prof. Poggioli esprime la sua soddisfazione per l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno accolto le lezioni in palestra e la parte pratica in campo, soprattutto perché quasi tutti non avevano mai avuto la possibilità di giocare a rugby, anche se ne avevano sentito parlare, visto che negli ultimi tempi il movimento rugbystico nazionale è in forte crescita”. Affiliazione alla F.I.R. “Nell’ambito di questo progetto la Casearia ha formalizzato l’affiliazione alla Federazione Italiana Rugby, come Ente scolastico, proponendosi di proseguire l’attività anche nel prossimo anno scolastico, in maniera da far crescere sempre di più l’attività e la pratica sportiva all’interno della scuola” Altre attività “Quest’anno - conclude il direttore Alquati – grazie alla disponibilità dei nostri docenti, stiamo partecipando alle fasi provinciali dei Giochi Studenteschi, dal badminton, al calcio a 5, al rugby e a fine mese concluderemo con le gare di atletica leggera che si svolgeranno a Cremona e dove sappiamo di avere qualche nostra ragazza che può fare bene". Livello organizzativo e logistico "Per una scuola piccola come la nostra è uno sforzo importante – prosegue - sia a livello organizzativo che logistico, ma credo sia fondamentale per favorire tra i ragazzi, non solo la diffusione dei sani valori dello sport, ma anche per l’aspetto relativo alla socializzazione con gli altri ragazzi che frequentano gli istituti scolastici della provincia”. |
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