Rugby - U16, Aeroporto Firenze matematicamente qualificato per le fasi nazionali
Dal sito fisport.it
Vince nettamente un confronto di elevato livello Aeroporto Firenze
Rugby a spese di una squadra di ottima caratura come il Rugby Parma
1931 Junior – vincitrice lo scorso anno del Trofeo degli Appennini – e
in grande salute, come testimoniato dalla striscia aperta di dieci
vittorie consecutive che è il biglietto da visita presentato sul prato
del Padovani. Vince e mantiene la testa del campionato la squadra
biancorossa, a pari merito con Livorno che però ha esaurito la serie dei
18 incontri mentre Firenze ha la possibilità di guadagnare ancora punti
nel secondo recupero, domenica prossima a Parma – sponda Amatori – la
terza forza del campionato. La matematica afferma che le due società
toscane accedono, comunque vada, alla fase nazionale a otto squadre. Per
il prestigioso Trofeo degli Appennini il verdetto arriverà domenica:
una eventuale parità in classifica premierà Livorno per aver vinto
entrambi gli scontri diretti.
Ma veniamo alla partita.
Che il confronto fosse del massimo impegno i ragazzi di Firenze lo
sapevano fin dalla terza giornata del girone di andata, allora finì 25 a
7 per i padroni di casa. Tanta la voglia di riscatto elaborata dentro
di loro nel tempo trascorso. La concentrazione nello spogliatoio è
davvero quella delle grandi occasioni, da sotto la porta serrata esce
solo un composto brusio. Parma arriva all'impianto del Campo di Marte
appena cinquanta minuti prima dell'inizio della partita, accompagnato da
un buon numero di sostenitori. L'arbitro bolognese inviato dal Comitato
Regionale Emilia Romagna concede dieci minuti in più per il
riscaldamento ai giocatori ospiti, gesto sensato e apprezzabile.
Fischio d'inizio e Firenze attacca il fortino gialloblù che si
dimostra subito efficace nel difendere i propri 22 e contrattacca
mettendo molta pressione sulle iniziative della mediana fiorentina.
Occorrono una decina di minuti perché gli avanti fiorentini riescano a
sintonizzarsi con il metro di giudizio arbitrale e fino ad allora
rimediano una serie prolungata di fischi sfavorevoli che determinano
anche il vantaggio iniziale di Parma: è un calcio di punizione nei 22
fiorentini a far smuovere il tabellone segnapunti per lo 0-3 temporaneo.
Frattanto il direttore di gara ha sanzionato con l'espulsione
l'allenatore ospite. La pressione parmense dura ancora qualche minuto,
poi Firenze inizia a prendere le misure e a imporre la superiorità
fisica, tecnica e caratteriale del proprio reparto avanzato. Parma si
oppone validamente dimostrando aggressività e rapidità di esecuzione nei
punti di incontro e tanto ordine nello schieramento. È una percussione
avanzante del pilone Sguerzo che riesce a sbilanciare quel tanto che
basta la difesa gialloblù, la mediana apre il gioco ai tre quarti,
passaggi precisi portano la palla nelle mani dell'ala Niccolò Cervellati
che brucia sullo scatto il diretto avversario poco oltre la linea di
metà campo e vola imprendibile a fare meta tra i pali. Il primo affondo
fiorentino è tutto in punta di fioretto, una bellissima azione di
squadra. Francesco Landini trasforma facilmente tra i pali per il 7-3.
La partita è sbloccata. Firenze continua ad attaccare con la
propria superiorità in mischia e fa della touche una piattaforma sempre
sicura per insidiare la difesa avversaria. Nei ripetuti attacchi nei 22
parmensi che contraddistinguono la fine del primo tempo, manca appena un
poco di lucidità ai ragazzi in biancorosso che si divorano una meta in
nettissima superiorità numerica e una gli viene annullata dal direttore
di gara che vede una infrazione di doppio movimento nella gestualità del
realizzatore. Si va al riposo con un punteggio che sta sicuramente
stretto ai padroni di casa: Gregorio Ciampa e Gigi Ferraro fanno il
punto della situazione e danno indicazioni e correttivi per la seconda
frazione di gioco.
Non si inverte in alcun modo l'andamento della partita che
riprende con i ripetuti assalti degli avanti fiorentini, che guadagnano
regolarmente la linea del vantaggio e mettono in condizione la mediana
di optare per il gioco veloce dei tre quarti o per una nuova percussione
avanzante. È da questa seconda scelta che arriva la bellissima meta di
Niccolò Broglia che parte da poco oltre la metà campo con un'azione
personale travolgente e si fionda in meta tra i pali a dispetto dei
tentativi di placcaggio avversari. Il secondo affondo decisivo di
Firenze non è certo di fioretto, direi piuttosto un colpo di spadone
modello Excalibur... Landini trasforma facilmente per il 14-3 che mette
la partita in discesa.
Parma perde lucidità, la mediana gialloblù inizia a forzare
passaggi e a perdere palloni nel tentativo di aggirare con i tre quarti
il punto di forza fiorentino ma i ragazzi di Ciampa hanno imparato la
lezione e riescono sempre a scivolare efficacemente e a coprire lo
spazio, tamponando ogni tentativo, con le terze linee in grande spolvero
nel ruolo di bull terrier. Arriva anche la terza meta ed è tutta roba
di Guglielmo Sguerzo che parte come un ariete da metà campo: dire che
“rompe placcaggi” è riduttivo perché impone statura e stazza lanciata in
velocità travolgendo, letteralmente ma correttamente, tre diversi
difensori e segnando - anche lui - meta tra i pali dopo una galoppata
entusiasmante. Volendo ancora abusare della metafora, il terzo affondo
biancorosso non usa lame bensì la mazza ferrata. Landini trasforma tra i
pali per il 21-3. È il momento delle panchine, Parma l'ha già sfruttata
dall'inizio del secondo tempo e l'impressione è che abbia ridotto la
propria fisicità, lo staff tecnico fiorentino lancia gradualmente
Stellini e Fabbri in prima linea, Michels in seconda, Santi va all'ala,
Rovini scala a mediano di mischia e Matteoni va a giocare estremo.
Potrebbe scapparci la quarta meta che consentirebbe di ottenere
anche il punto di bonus ma Parma è avversario di sostanza e oltre che
ordine mette in campo tanto orgoglio e gli ultimi dieci minuti del match
sono più dedicati a tamponare gli assalti gialloblù che non ad
assicurarsi il bottino pieno. A pochi minuti dalla fine del match Ciampa
dà fondo alla propria panchina utilizzando ogni giocatore. Finisce 21-3
tra gli applausi convinti di una gradinata che ha assistito a uno degli
incontri più combattuti di questo campionato. Onore ai bravi avversari
cui sono stati restituiti, pari pari, i 18 punti di scarto dell'andata.
Volano le maglie per aria sull'ultima strofa del canto di vittoria
fiorentino. Un risultato che soddisfa in pieno Gregorio Ciampa che con
grande equilibrio – passo dopo passo, affrontando un problema alla volta
– ha portato i suoi ragazzi ad una sola mossa dal miglior risultato
ottenibile in questa fase di campionato. Che dire, se non Carpe diem...?
AEROPORTO FIRENZE RUGBY - RUGBY PARMA 1931 JUNIOR: 21-3
AEROPORTO FIRENZE RUGBY: Sguerzo, Kapaj, Zileri, Di Donna, Maggi,
Cosi, Cini, Broglia, Matteoni, Landini Francesco, Cervellati Niccolò,
Ciullini, Magrini, Rovini, Santoni, Fabbri, Stellini, Michels, Ciardi
Dupré, Burattin, Santi, Elegi
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