Ancora successi per la Villadose Rugby Junior anche fuori dal terreno di gioco

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L’attività della Rugby Villadose Junior prosegue senza sosta e trova approvazione e consenso non solo con i risultati sui terreni di gioco ma anche con riconoscimenti importanti per la qualità dei contenuti proposti e perseguiti.
Di questi ultimi giorni ancora un traguardo di rilievo arriva da parte dei Comuni di Villadose congiuntamente di Adria (dove la Società ha dato via ad un progetto del quale già si intravedono rosee prospettive).
Con delibera dei rispettivi Consigli Comunali sono state messi a disposizione locali idonei per continuare l’attività che la Società di Villadose ha intrapreso con successo nelle due sedi.
Competenza e preparazione delle capacità dimostrate dai suoi Educatori le garanzie di credibilità dei progetti presentati, indirizzati alle fasce giovanili in età compresa tra i 4 e i 13 anni con una attività ludiche non agonistiche indirizzate alla educazione psico motoria e alla aggregazione di gruppo.
L’ esperienza acquisita dagli Educatori della Società saranno a disposizione nel corso del programma di attività che gratuitamente si terrà nelle palestre dei due centri (Villadose e Adria).
Ulteriori informazioni potranno essere fornite dalla segreteria della Società (0425405760 dalle 18:00 alle 20:00) o da responsabile Mazzetto Pierangelo (3338169098 dalle 10:00 alle 12:00).
L’ esperienza e la metodica dei nostri Educatori è impostata sul principio che IL BAMBINO CONOSCE TRAMITE IL FARE.
Il "fare" che noi utilizziamo è il gioco del rugby, che valorizza il gioco di squadra e che sviluppa le capacità condizionali e coordinative del bambino.
Naturalmente le fasi e la complessità del gioco sono commisurate all'ambiente della palestra e alla capacità degli alunni: il contatto infatti è estremamente limitato, poiché il gioco sarà sviluppato in spazzi stretti "variabili" ma sempre con l'obiettivo di imparare a evitare l'avversario, non con quello di affrontarlo in uno scontro diretto.
Alla fine del ciclo di lezioni tutti gli alunni saranno in grado di giocare a rugby, uno sport semplice e di facile comprensione, ma anche se la palla ovale non dovesse essere l’obiettivo finale si arricchiranno di un bagaglio importante altrimenti di difficile acquisizione.
Maschi e femmine partecipano insieme all’attività, poiché a questa età lo sviluppo fisico e fisiologico non ha ancora evidenziato differenze apprezzabili, con il duplice vantaggio di permettere un'esperienza non vincolata a capacità motorie già acquisite da uno solo dei due sessi e di sviluppare, quindi, una buona integrazione tra i maschi e le femmine. Inoltre, cimentarsi con una disciplina "nuova" permette anche una migliore integrazione tra etnie differenti, svincolato come è da esperienze pregresse.
L'impostazione metodologica basata sul gioco permette di assicurare la necessaria spontaneità di espressione e di tenere alto il livello di attenzione.
Indiscutibilmente l’attività in spazi aperti è di gran lunga preferibile ma questo non preclude la possibilità di adattarla e realizzarla in strutture coperte quando ciò non sia possibile per condizioni climatiche: questo è quello che i nostri educatori faranno durante il periodo invernale nelle strutture che ci sono state messe a disposizione.

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