Vigili del fuoco ottengono un amaro quarto posto
Tanta amarezza per la Rappresentativa Nazionale di rugby formata da Vigili del Fuoco ai World Police & Fire Games 2013 disputati a Belfast. Portate a casa due medaglie (un oro ed un argento nel torneo ad inviti di Touch rugby davanti a rappresentative australiane), dal seven son arrivati un quinto ed un quarto posto che lascian tanto amaro in bocca.
La squadra Open, in pieno ricambio generazionale dopo l’argento di
Mew York 2011, si allena a dovere negli impianti del Cooke Rfc, glorioso
club che nella storia ha dato ben 7 atleti ai Lyons, ma nel torneo
parte male contro una Irlanda abbordabilissima nell’occasione. Si
riscatta cammin facendo, ma fallisce le semifinali perdendo 14 a 12
contro la Nuova Zelanda campione del mondo in carica dopo un match
generosissimo. Sotto di una trasformazione, azzurri frustrati
nell’azione finale ad un passo dalla meta da una decisione arbitrale che
ha indispettito il folto pubblico presente che ha vistosamente
fischiato il direttore di gara.
Alla fine, con due partite da antologia rugbistica, la Nuova
Zelanda conquisterà il titolo in finale sull’Inghilterra per i più
candidata numero uno al titolo. Al terzo posto l’Irlanda che contro
pronostico supera la Francia per il bronzo di un torneo dal livello alto
come non mai, a detta anche di spettatori decisamente competenti. Paul
Marshall e Andrew Trimble dell’Ulster Rugby sono rimasti impressionati
dal livello di gioco, tenendo presente che si tratta di giocatori non
professionisti.
“Nelle partite che abbiam guardato si è visto una bella capacità di
gestione della palla e standard di gioco elevati, han detto gli uomini
di Ravenhill. Addirittura possiam dire di aver visto qualche giocatore
potenzialmente interessante. Ci siam divertiti..”.
Invece non si è divertita la selezione Over 35 partecipante al
mondialino di categoria. Il quarto posto finale sa di furto bello e
buono, ma le proteste a nulla son valse se non l’ennesima scusa dello
staff arbitrale Irb.
Nella finale per il bronzo contro l’Inghilterra l’Italia sotto nel
punteggio gioca una mischia nei “22” avversari con l’arbitro che
dichiara ultima azione. Gli azzurri conquistano l’ovale a van a segnare
la meta della vittoria. Mentre tutti festeggian durante la
trasformazione, il direttore di gara nello stupore generale invita le
squadre a centrocampo per riprendere il gioco. Ovvie le proteste dei
dirigenti italiani a nulla valse. In campo, con l’Italia ormai con la
testa altrove, l’Inghilterra segna e sorpassa. Subito dopo il fischio
finale.
Peccato per questi episodi che han segnato in maniera negativa una
edizione dei giochi da ricordare come organizzazione generale e come
livello di gioco. Il gruppo azzurro come detto è giovane e ha tempo per
maturare.
a cura di Dario Cavaliere – Ufficio Stampa VVFF Rugby
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