Le giovanili della Lucchese si danno al rugby. Grazie al Comune
di fabrizio vincenti
Illuminazione, approntamento del terreno, sostituzione delle porte e altro ancora per mettere le giovanili in condizioni di allenarsi. Ad oggi siamo solo alle belle intenzioni, o, se preferite, alle promesse da marinai. A distanza ormai di parecchie settimane, all'Acquedotto tutto tace, mentre venerdì si ritroveranno i ragazzi della Juniores di mister Fracassi. Dove ancora non si sa, visto che il campo 2 è ancora un campo da rugby a tutti gli effetti, porte comprese.
Nel frattempo, nella struttura lasciata dalla Lucchese, il campo 4, crescono rigogliose erbacce e persino piantine di pioppo. Un abbandono totale, certificato dallo stato in cui versano le porte da gioco, ormai inclinate. In casa rossonera la preoccupazione per la mancanza degli impianti è palpabile, e del resto mai del tutto rientrata visto che quanto concesso dall'amministrazione è sicuramente insufficiente. A maggior ragione se quel poco accordato, non viene realmente messo nella condizione di essere utlizzato.
Accanto alla questione dei campi dell'Acquedotto, da segnalare anche la querelle sullo stadio di Saltocchio, dichiarato non a norma dalla Questura. Per il Comune è solo un problema burocratico, sta di fatto che la Lucchese non ha un campo dove disputare le amichevoli. La realtà parla di un impianto che presenta problematicità sul fronte della sicurezza: le difficoltà non starebbero solo un foglio di carta. Anche perché 15 giorni per un foglio son davvero troppi. Persino per la complessa macchina comunale.
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