Il Biella Rugby respinge l’offerta di ripescaggio in A2

Il primo problema è l’assenza
di strutture adeguate come tribune e spogliatori,. Patron Musso: «Una decisione dolorosa»
marco perazzi
BIELLA
L’A2 può attendere. E’ questo l’input emerso dopo il consiglio direttivo del Biella Rugby, chiamato a decidere su un’eventuale ripescaggio proposto dalla Federazione per completare il girone 2 del campionato nella stagione sportiva 2013/14. «Non vogliamo fare questo passo – dichiara il presidente Vittorio Musso -. La passione ci poteva portare su questa strada, ma facendo le opportune valutazioni, sono emersi i troppi aspetti negativi. Soppesati i pro e i contro, questi ultimi hanno avuto la meglio, considerando che non abbiamo una situazione sufficientemente tranquilla per non rischiare di rovinare il lavoro fatto in trentacinque anni».
Il primo nodo al pettine riguarda la struttura di via Salvo d’Acquisto, sprovvista di una tribuna e con un solo spogliatoio degno di questo nome. «Ci saremmo lanciati in continue discussioni con la Federazione perchè non siamo strutturati adeguatamente – prosegue -. Da un lato c’erano i nostri ragazzi: soprattutto quelli a fine carriera avrebbero meritato questo premio, così come chi ha lavorato per il Biella Rugby senza mettersi un euro in tasca. Ma vogliamo pensare di poter ancora crescere, passo dopo passo, con le nostre forze. I giovani riteniamo abbiamo le carte in regola per fare la serie A2, ma i costi sono decisamente superiori».
Il campionato di serie A, quello in cui milita il Cus Torino, annovera due squadre sarde (Alghero e Capoterra), una siciliana (Catania), una abruzzese (Avezzano), oltre a Padova, Vicenza, Valpolicella, Parma, Badia, Colorno e Treviso. Praticamente tutta l’Italia. In più c’è un altro aspetto che Musso sottolinea con forza: «le promozioni si guadagnano sul campo e non perchè c'è una rinuncia».
Ma l’aspetto che più amareggia il numero uno del Biella Rugby riguarda i rapporti con le amministrazioni. «Chiediamo rispetto e considerazione a tutti i rappresentanti della politica biellese, nel fare chiarezza su quali siano le reali intenzioni nei confronti del nostro sport – conclude Musso -. Siamo ben consapevoli del momento che la finanza pubblica sta vivendo (oltre quella privata), ma ciò non significa che non si possano avere delucidazioni. Abbiamo fatto la nostra parte trasformando un campo pieno di pietre e cocci di vetro in un centro sportivo d'eccellenza, ospitato manifestazioni sportive internazionali e non ci siamo mai lamentati. Ma, ripeto, chiediamo rispetto e il mantenimento delle promesse, tra cui l’ultima riguarda l’invito dell’assessore allo sport a ricevere la nostra squadra nella sala consiliare per festeggiare la vittoria nel campionato di serie B».

lastampa.it

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