L’Aurora calcio si aggrappa al rugby Fusione inedita tra discipline diverse per arginare la crisi: sul modello polisportivo anglosassone nasce il Pordenone Rfc

di Stefano Crocicchia

PORDENONE. Fusioni, ridimensionamenti. Evoluzioni diverse che la crisi spesso impone alle società sportive. Succede anche a uno storico club cittadino, l’Aurora, che per rimanere in vita potrebbe condividere la propria attività con uno sport che spesso al calcio viene visto come contrapposto: il rugby. Vittima sacrificale? La prima squadra, passata in un niente dal sogno Prima categoria al ritiro.
Dissolvenza. L’Aurora – questo è ufficiale – tornerà insomma a rifarsi società pura, quantomeno per un anno. Di sicure, per la prossima stagione, solo le categorie esordienti e primi calci. Questione di sponsor che vengono a mancare.
Il tutto mentre già si pianificava la prossima annata di Seconda, tutto nella massima chiarezza coi giocatori, già avvertiti quando il rischio cominciava a profilarsi. Ma per un’ufficialità che rattrista, ecco invece un’ipotesi che alletta.
Fusione. Per la prima volta, infatti, calcio e rugby potrebbero unire le forze e costituire una polisportiva sul modello anglosassone. Il Pordenone rugby andrebbe a gestire gli impianti di Borgomeduna, creando una nuova società, il Pordenone Rugby football club, appunto assieme al sodalizio granata, cui concederebbe i campi per l’attività giovanile. I tesserati farebbero tutti capo al nuovo, unico club.
Il progetto è in fase avanzata e potrebbe prendere forma già in tempo per la prossima stagione agonistica. Manca solo l’avallo del Comune, proprietario dei campi di Borgomeduna (ma in questo senso non dovrebbero esserci problemi) e l’assenso definitivo dell’Aurora, in cui Susi Battistella, braccio destro del presidente Multari, caldeggia fortemente l’ipotesi.
Giovani. «E’ un’ottima idea – commenta il delegato regionale della Federugby Francesco Silvestri –, un gran progetto dedicato ai giovani. È su di loro, infatti, che dobbiamo lavorare, perché lo sport li migliori. Di squadre di calcio, per i senior, ce ne sono a iosa: continuare a puntare l’accento su di loro sarebbe un tornare sui vecchi errori. L’Aurora è stata famosa per il proprio vivaio: tornandovi imboccherebbe la strada giusta».

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