Lettera del Siena Rugby Club ai candidati sindaci: ''Abbiamo bisogno di un vero campo in erba''
"Non chiediamo soldi, ma di avviare insieme al Comune un progetto per realizzarlo"
Il Siena Rugby Club 2000 ha scritto una lettera
agli otto candidati a Sindaco di Siena per portare a loro conoscenza le
condizioni disagiate in cui si trova il campo dell'Acquacalda, chiamato
affettuosamente il "sabbione" per le condizioni del terreno da gioco.
"E’ assolutamente dimostrato che l’attuale campo dell’Acquacalda del Cus Siena non è più in grado di rispondere alle esigenze di una disciplina sportiva, che sta riscuotendo un grande successo fra le generazioni più giovani - scrive il presidente del Siena Rugby club, Michele Rizzi - Oggi il rugby senese conta oltre 250 atleti tesserati e fa scendere in campo per l’intera stagione le squadre under 6, under 8, under 10, under 12, Under 16, Under 20, due rappresentative under 14 e due formazioni di seniores, impegnate rispettivamente nei campionati di serie C3 regionale e C Elite interregionale. Ma il nostro campo – il "Sabbione" teatro di tante battaglie – è sempre lo stesso di quindici anni fa e per quanto migliorato in alcune strutture di servizio (palestra, spogliatoio, club house), è inevitabilmente logorato dagli anni e soprattutto da un uso sempre crescente".
Consapevoli delle difficoltà in cui si trova l'Amministrazione comunale di Siena e delle difficoltà legate alla fine dei contributi da parte di Monte dei Paschi e Fondazione, i rugbysti senesi chiedono di poter valutare la realizzazione di un nuovo impianto con il campo in erba o il riadattamento di uno già esistente. Si potrebbero attivare i contributi previsti dalla Federazione Italiana Rugby e si potrebbero sperimentare nuove forme di gestione da parte della società sportiva stessa, senza ricorrere a finanziamenti pubblici.
"Non si può realisticamente pensare di dare futuro alla nostra scuola di minirugby e rugby - conclude il presidente Rizzi - senza un campo in erba specificatamente destinato. Chiediamo ai candidati sindaci di essere ascoltati e di poter avviare un progetto che consenta alla nostra disciplina di potersi sviluppare come potrebbe nel contesto senese"
Il Siena Rugby Club 2000 ha scritto una lettera
agli otto candidati a Sindaco di Siena per portare a loro conoscenza le
condizioni disagiate in cui si trova il campo dell'Acquacalda, chiamato
affettuosamente il "sabbione" per le condizioni del terreno da gioco."E’ assolutamente dimostrato che l’attuale campo dell’Acquacalda del Cus Siena non è più in grado di rispondere alle esigenze di una disciplina sportiva, che sta riscuotendo un grande successo fra le generazioni più giovani - scrive il presidente del Siena Rugby club, Michele Rizzi - Oggi il rugby senese conta oltre 250 atleti tesserati e fa scendere in campo per l’intera stagione le squadre under 6, under 8, under 10, under 12, Under 16, Under 20, due rappresentative under 14 e due formazioni di seniores, impegnate rispettivamente nei campionati di serie C3 regionale e C Elite interregionale. Ma il nostro campo – il "Sabbione" teatro di tante battaglie – è sempre lo stesso di quindici anni fa e per quanto migliorato in alcune strutture di servizio (palestra, spogliatoio, club house), è inevitabilmente logorato dagli anni e soprattutto da un uso sempre crescente".
Consapevoli delle difficoltà in cui si trova l'Amministrazione comunale di Siena e delle difficoltà legate alla fine dei contributi da parte di Monte dei Paschi e Fondazione, i rugbysti senesi chiedono di poter valutare la realizzazione di un nuovo impianto con il campo in erba o il riadattamento di uno già esistente. Si potrebbero attivare i contributi previsti dalla Federazione Italiana Rugby e si potrebbero sperimentare nuove forme di gestione da parte della società sportiva stessa, senza ricorrere a finanziamenti pubblici.
"Non si può realisticamente pensare di dare futuro alla nostra scuola di minirugby e rugby - conclude il presidente Rizzi - senza un campo in erba specificatamente destinato. Chiediamo ai candidati sindaci di essere ascoltati e di poter avviare un progetto che consenta alla nostra disciplina di potersi sviluppare come potrebbe nel contesto senese"
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