L'ordine delle cose Vittoria sul Fermo con doppio rammarico
Nella seconda giornata
di ritorno Falconara riesce a rimetter in ordine le proprie cose
dopo la sosta di campionato che aveva evidenziato una sorta di
indolenza manifestatasi in allenamenti poco partecipati e partite
amichevoli male sfruttate (vedi alla voce “Jesi”).
Anche per questo
l'ultima settimana di preparazione era stata appunto dedicata dagli
allenatori a riprendere la giusta consapevolezza della squadra,
richiamando tutti i giocatori all'impegno e al riordino degli
schemi di gioco.
E difatti, proprio la
buona esecuzione delle giocate provate negli ultimi giorni, ha
permesso al Falconara di tenere a bada la coriacea Fermo che arrivava
all'appuntamento al Parco del Cormorano galvanizzata dalla vittoria
sull'ostico campo di Macerata e dalla buona posizione di classifica.
Così, in questa
“giornata ordinata” (la prima giocava con la seconda, la terza
con la quarta, la quinta con la sesta e la settima con l'ottava), i
granchi si rimettono in ordine e portano a casa 5 punti con un
rotondo 30 a 5 che riflette adeguatamente i fatti visti in
campo.
La partita è stata
infatti quasi tutta sbilanciata in avanti a favore del Falconara che
è riuscita a tenere da subito un buon predominio di gioco
confezionando nel primo tempo le mete utili a regolare gli avversari,
nonostante la seconda metà giocata con meno precisione e
concentrazione con conseguente meta subita. A tratti Falconara ha
difettato nella giusta lettura e nel conseguente sfruttamento delle
lacune avversarie; dal canto suo invece il Fermo ha dimostrato
una buona capacità di ri-schierarsi velocemente dopo le ruck,
organizzando le proprie ri-partenze sia in attacco che in difesa, con
tutti i giocatori bene ordinati nelle proprie posizioni rispetto agli
avversari.
Falconara imprime
subito un buon ritmo,
così già al 3° minuto arriva la prima meta con Marco Rosi che
finalizza una bella percussione di Francesco Bianconi che passa in
slalom le maglie della difesa avversaria. Al 12° Falconara allunga
di 3 punti andando giustamente ai pali con Emanuele Cammisa. Lo
stesso Francesco Bianconi si ripete al 20° e al 38° con 2 mete
frutto sia della buona organizzazione della tre-quarti che delle sue
capacità personali. Nel frattempo il Fermo aveva reagito con una
meta al 32°, seguita a una precedente incursione vanificata dalla
difesa in extremis falconarese che costringeva gli avversari a un
“tenuto alto”.
Per gli amanti dello
spettacolo dobbiamo doverosamente registrare 3 poderosi placcaggi
messi a segno nel corso del primo tempo: il primo scontro frontale è
toccato in sorte al numero 8 fermano al quale “mon frere Boris”
ha scaricato addosso tutto il peso di mezza Africa (senza nemmeno
avvisarlo in anticipo), mentre “Pupetto” si è preoccupato di
investire uno alla volta i 2 centri avversari (anche qui senza
raccomandata di preavviso prevista dalla legge).
Nel secondo tempo
Falconara, rassicurata dal parziale di 20 a 5, decide di attenuare
il ritmo di gioco per concentrarsi a tenere ordinata l'azione
offensiva; le mete arrivano al 16° con Francesco Bianconi
(sempre abile a individuare gli spazi in cui insinuarsi con
decisione) e al 35° con Diego Lanari (sempre indomito a sfondare le
mischie avversarie) che “riscatta” prontamente la meta non
assegnata pochi minuti prima al “dottor Santosh”.
Proprio questo è il
primo rammarico che dobbiamo registrare in questa bella partita:
ancora una volta infatti il destino beffardo colpisce ingiustamente
questo bravo ragazzo dopo averlo già costretto alla sfortuna di
essere l'unico indiano privo di genio matematico e l'unico
pasticciere che non sa pronunciare correttamente le parole
“chantilly” e “profiterolles”.
Il secondo rammarico
è per non aver potuto festeggiare adeguatamente la fine del
Carnevale giocando mascherati come invece è riuscito a fare
“Pupetto” che indossava un costume misto guerrigliero/pastore
andino/scemo del villaggio: se anche gli altri giocatori avessero
saputo che la federazione autorizzava l'uso di travestimenti
insensati al posto della regolare muta di gioco avremmo avuto
l'occasione di regalare al pubblico le indegne immagini di “Giovo”
mascherato da ippopotamo (con annessa esibizione di sguazzo nella
mega pozzanghera di fango attaccata agli spogliatoi), “Noce”
mascherato da coniglietto, “Boris” vescovo Milingo, “Lanaro”
lupetto scout, “Biba” col kilt e altre varie oscene amenità.
Chiudiamo la cronaca di
questa giornata di rugby lanciando il nostro concorsone a premi
“Super informatore 2012-2013”: siccome abbiamo bisogno di
rendicontare al meglio tutti i “fattori tecnici” delle nostre
partite, chiunque si trovi nelle strette vicinanze di Fanelli
durante la partita è invitato a prendere nota di ogni sua preziosa
esternazione e di inviarla in diretta via sms al 339.4356310;
se possibile includete in ogni citazione una breve nota di
inquadramento dell'argomento alla quale è riferita. Alla fine del
campionato, lo spettatore che avrà inviato il maggior numero di
“Fanelli-pensieri” riceverà in premio una cena speciale con
Fanelli con menù esclusivo alla “Crabs House”. Partecipate
numerosi!
__________
Risultato
(punti): Falconara Rugby 30 (5) – Rugby Fermo 5 (0)
Mete
(trasformazioni): Falconara Rugby 5 (1) – Rugby Fermo 1 (0)
Calci
piazzati: Falconara Rugby 1
In campo e in panca per
il Falconara:
Giovanni Scarfato
(Roberto Refi), Simone Possanzini (Santosh
Brutti), Kouame
Kouassi
Aubin, Matteo Astolfi (Michele
Montanari), Michele Ricci, Luca Loccioni, Diego Lanari, Claudio
Regini, Luca Fiordelmondo (Franco Mazzarini), Mariano Fagioli, Nicola
Giacona, Emanuele Cammisa, Marco Rosi, Daniele Ferretti (Andrea
Mangialardo), Francesco Bianconi, Andrea Dal Monte (a.d.),
Davide Palpacelli (a.d.), Matteo Marinelli (all.).
Biba
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