Imperia Rugby doma La Spezia e conclude l’anno in bellezza
Imperia Rugby però organizza una giornata degli
auguri il 15 dicembre, tutta per il suo vasto settore giovanile, cui
seguirà la cena sociale. Il giorno dopo, 16 dicembre, tradizionale
partita tra l’Imperia e il Tacca Team con Imperia Old

Imperia Rugby con il botto di fine anno. Nell’ultima giornata del
girone di andata netta affermazione della squadra guidata da Flavio
Perrone. Un 38 a 12 che non ammette repliche e consente agli imperiesi
cinque punti e un netto avanzamento in classifica. Bugiarda, come
ripetuto più volte, perché mancano un paio di squadre giovanili
all’appello, mentre prosegue il grande lavoro con la franchigia delle
Province dell’Ovest. Veniamo al match del Pino Valle. Atteso, magari un
po’ temuto per la vena tradizionalmente scorbutica degli spezzini. Però,
pronti via e niente distrazioni. Vazio monumentale innesca Davide
Pozzati, il quale filtra da par suo in mezzo alla linea difensiva e
deposita la palla secondo il suo stile, il suo credo penetrante, “behind
enemy lines”. Castaldo, caldissimo, trasforma. Spezia cerca di
rallentare il gioco, ma non vi riesce. Imperia gioca come sa, con due o
tre punti di incontro e aprendo il gioco, divertendo. È ancora il
baffino elettrico di Pozzati ad innescare il turbo: Agostino Semeria va
in meta, trasformata. 14-0. Spezia reagisce, ma produce un gioco un po’
vieto, fatto di ruck impegnative, senza veri portatori di palla e non
aprendo il gioco. Buono però in touche, buono nelle maul. Guidata da un
sempre vivido Hernan Herenu, l’argentino spezzino molto popolare anche
ad Imperia. Seconde e terze linee imperiesi placcano: Minniti, Salaris,
l’imperturbabile Alain Oliviero dall’alto della sua esperienza. Nulla
passa.
Salaris però prende dieci minuti di espulsione per un fallo professionale. Poi, ancora, “lampadina” Castaldo si fa cogliere in un placcaggio fuori tempo. Peccato. Imperia in 13. Lanteri va a mediano di mischia e Pozzati all’apertura. Squadra di emergenza e la meta avversaria arriva, anche se in modo un po’ confuso e su azione pressoché statica. Imperia non si preoccupa, agisce sulla dimensione mentale: meno parole, si passa ai fatti. E che fatti. Esce capitan Novaro, in campo stoicamente nonostante una condizione fisica precaria. Dare per la squadra. Questo è lo spirito giusto. Si riallinea la mischia, con Oliviero terza centro e il solido Nicola Berio in terza linea. Quest’ultimo ha vissuto nella sua carriera tutti i ruoli della mischia. Così, open side flanker, diventa ringhiosamente devastante. Così, all’apertura del secondo tempo, l’”invisibile Roggero” inizia il suo show. Vola sulla destra, dopo una ruck in cui il tallonatore Barbotto dà il meglio di sé, come del resto tutta la prima linea con il coriaceo Coreddu e un sempre più mobile Oreggia. Spezia è stordita.
Ancora l’Invisibile intercetta un calcio di rimessa e corre a sinistra. Tutti, memori di lunghi insegnamenti, seguono il senso del gioco, fino all’inserimento dell’ala De Masi, che va in meta. Punto di bonus, signori. Il gioco si fa aperto, sempre di più. È quello che vuole Imperia e che ama il pubblico. Pozzati maramaldeggia e spinge un siderale passaggio in sottomano. I tre quarti si avventano su questi palloni. Delbecchi, schierato centro, pesta ancora sulle gambe e assurge a nuovo simbolo di applicazione. Devasta e crea un punto rinnovato da cui scaturisce ancora un’altra meta di Roggero. Siamo al 33 a 5. Spezia reagisce, ma punta sui nervi. Tensione in campo, colpi non belli in mischia vicino alla meta imperiese e reazioni a catena. Non si era visto da tempo, così. Ne fa le spese Vazio, espulso definitivamente, così come Herenu, già in panchina. La meta tecnica andrà pure assegnata, alla fine. Però gli spezzini non ne hanno più e ancora Roggero calcia per sé stesso sulla metà campo e si beve la difesa scompaginata. Fine. 38/12 e tutti al terzo tempo, con il fans club mamme che ha buttato la pasta. Flavio Perrone contento: “la squadra ha seguito il piano di gioco, è così che dobbiamo interpretare il rugby, giocando aperti e veloci. Abbiamo talento e abbiamo partecipazione. Passare la palla e andare, questo è il marchio Imperia”. Ora inizia la lunga pausa invernale.
Imperia Rugby però organizza una giornata degli auguri il 15 dicembre, tutta per il suo vasto settore giovanile, cui seguirà la cena sociale. Il giorno dopo, 16 dicembre, tradizionale partita tra l’Imperia e il Tacca Team con Imperia Old. Un regalo di Natale per gli appassionati di tutta la provincia. Non mancate.
Imperia Rugby: Roggero, Pozzati, Delbecchi, De Masi, Lanteri, Castaldo, Novaro, Oliviero, Minniti, Salaris, Vazio, Coreddu, Barbotto, Oreggia.
A disposizione: Berio (sostituisce Novaro), D’Amico (sostituisce Minniti), Gandolfo (sostituisce De Masi), Dalpiaz (sostituisce Roggero).
Salaris però prende dieci minuti di espulsione per un fallo professionale. Poi, ancora, “lampadina” Castaldo si fa cogliere in un placcaggio fuori tempo. Peccato. Imperia in 13. Lanteri va a mediano di mischia e Pozzati all’apertura. Squadra di emergenza e la meta avversaria arriva, anche se in modo un po’ confuso e su azione pressoché statica. Imperia non si preoccupa, agisce sulla dimensione mentale: meno parole, si passa ai fatti. E che fatti. Esce capitan Novaro, in campo stoicamente nonostante una condizione fisica precaria. Dare per la squadra. Questo è lo spirito giusto. Si riallinea la mischia, con Oliviero terza centro e il solido Nicola Berio in terza linea. Quest’ultimo ha vissuto nella sua carriera tutti i ruoli della mischia. Così, open side flanker, diventa ringhiosamente devastante. Così, all’apertura del secondo tempo, l’”invisibile Roggero” inizia il suo show. Vola sulla destra, dopo una ruck in cui il tallonatore Barbotto dà il meglio di sé, come del resto tutta la prima linea con il coriaceo Coreddu e un sempre più mobile Oreggia. Spezia è stordita.
Ancora l’Invisibile intercetta un calcio di rimessa e corre a sinistra. Tutti, memori di lunghi insegnamenti, seguono il senso del gioco, fino all’inserimento dell’ala De Masi, che va in meta. Punto di bonus, signori. Il gioco si fa aperto, sempre di più. È quello che vuole Imperia e che ama il pubblico. Pozzati maramaldeggia e spinge un siderale passaggio in sottomano. I tre quarti si avventano su questi palloni. Delbecchi, schierato centro, pesta ancora sulle gambe e assurge a nuovo simbolo di applicazione. Devasta e crea un punto rinnovato da cui scaturisce ancora un’altra meta di Roggero. Siamo al 33 a 5. Spezia reagisce, ma punta sui nervi. Tensione in campo, colpi non belli in mischia vicino alla meta imperiese e reazioni a catena. Non si era visto da tempo, così. Ne fa le spese Vazio, espulso definitivamente, così come Herenu, già in panchina. La meta tecnica andrà pure assegnata, alla fine. Però gli spezzini non ne hanno più e ancora Roggero calcia per sé stesso sulla metà campo e si beve la difesa scompaginata. Fine. 38/12 e tutti al terzo tempo, con il fans club mamme che ha buttato la pasta. Flavio Perrone contento: “la squadra ha seguito il piano di gioco, è così che dobbiamo interpretare il rugby, giocando aperti e veloci. Abbiamo talento e abbiamo partecipazione. Passare la palla e andare, questo è il marchio Imperia”. Ora inizia la lunga pausa invernale.
Imperia Rugby però organizza una giornata degli auguri il 15 dicembre, tutta per il suo vasto settore giovanile, cui seguirà la cena sociale. Il giorno dopo, 16 dicembre, tradizionale partita tra l’Imperia e il Tacca Team con Imperia Old. Un regalo di Natale per gli appassionati di tutta la provincia. Non mancate.
Imperia Rugby: Roggero, Pozzati, Delbecchi, De Masi, Lanteri, Castaldo, Novaro, Oliviero, Minniti, Salaris, Vazio, Coreddu, Barbotto, Oreggia.
A disposizione: Berio (sostituisce Novaro), D’Amico (sostituisce Minniti), Gandolfo (sostituisce De Masi), Dalpiaz (sostituisce Roggero).
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