Il granchio pizzica il guerriero di legno.
“Gita” con vittoria
per il Falconara ad Ascoli
C'è voluto del tempo
domenica per riuscire a godersi in tranquillità il menu a base di
olive fritte, falerio e anisetta: la trasferta ascolana parte
presto ma arriva tardi, con il bel gioco espresso solo nel
secondo tempo dopo i primi 40 minuti inappetenti e rischiosi.
Sembrava infatti che
l'atmosfera da gita (con il pullman rallentato anche per la
deviazione necessaria a raccogliere per strada un volenteroso ragazzo
delle parti di Osimo che dichiarava/prometteva di volersi unire alla
squadra da Gennaio del prossimo anno!) avesse intorpidito gambe e
cervelli dei 15 scesi in campo all'inizio del palio ascolano:
come infatti nella giostra della Quintana, dove devi centrare lo
scudo tenuto da un guerriero di legno evitando che l'infingardo
fantoccio rotante ti colpisca di ritorno col bastone che ha
sull'altro braccio, i granchi hanno impostato con sornione
disordine tutto il primo tempo, subendo i colpi consequenziali
ai propri falliti tentativi di colpire, rischiando di andare
sotto punteggio per i ripetuti colpi di rimando dell'Ascoli
che approfittava di ogni errore avversario per cercare di piazzare
calci fra i pali o di infilare qualche giocatore in meta.
Nonostante gli errori
e la ridotta incisività dell'attacco falconarese, si riusciva
comunque a regolare il punteggio all'intervallo con un buon
vantaggio, grazie anche alle sempre dirompenti incursioni di Diego
Lanari, alla costanza di spinta in mischia di Roberto Refi (sempre
più sicuro nel proprio ruolo), alle sortite veloci di Francesco
Bianconi.
Passato questo primo
tempo paradossale, dove i tentativi di colpire di Falconara
generavano pericolosi contraccolpi di reazione dell'Ascoli, la
seconda metà di partita si apriva con maggior lucidità e ordine
nella costruzione delle giocate dei falconaresi che spesso, con
Giacomo Bianconi sempre consapevole gestore del gioco (un po' meno
della piazzola!), riuscivano a interpretare le situazioni del
momento scegliendo le soluzioni maggiormente efficaci per
l'avanzamento sia con la mischia che con la tre-quarti; sempre buona
la tenuta della mischia che si imponeva togliendo agli avversari ogni
possibilità di avanzamento e ripartenza, ben regolate le manovre dei
tre-quarti che riuscivano a lanciare la linea con fluidità fino alle
ali.
Il finale di 29 a 8 a
favore di Falconara se da un lato mette in luce ancora una volta
l'abilità tecnica degli allenatori a comporre sempre una
squadra competitiva nonostante la diversità delle disponibilità,
non nasconde però le lacune tecnico-comportamentali su cui la
squadra è chiamata a lavorare per ottimizzare la conclusione del
girone di andata, problematiche sulle quali occorre essere
coscienziosamente oggettivi nell'attribuzione delle responsabilità
personali:
Affiatamento tra
compagni di squadra – Episodio 1:
Sono ormai
insopportabilmente frequenti gli scontri tra Boris e Diego, con lo
spregiudicato e sprezzante Kouassi che non perde occasione per
assestare colpi proibiti di soppiatto al Lanari indifeso; al di là
della ricerca delle motivazioni di questi insani gesti (che possono
essere riconducibili sia a fattori di predominanza razziale del nero
sul bianco sia a lotte di classe fra l'ingegnere e il muratore)
occorre individuare una soluzione conciliatoria definitiva, magari
separando i due spostandoli in altri ruoli comunque coerenti con le
loro abilità personali, ad esempio sfruttando le potenzialità delle
mani di Boris come mediano di apertura e l'elegante velocità di
Diego come ala.
Affiatamento tra
compagni di squadra – Episodio 2:
Certo la partecipazione a
un corso pre-matrimoniale è sicuramente un fattore altamente
destabilizzante per l'equilibrio psicologico di un giovane (di cui
non diremo il nome ma solo il titolo onorifico: “brutto da vedere,
brutto da sentire”), ma che questo debba pregiudicare anche
l'equilibrio motorio durante la corsa di un suo compagno di squadra
(di cui non diremo il nome perché la legge sulla privacy si applica
anche alle barbe) è decisamente intollerabile! Suggeriamo pertanto
alla dirigenza del rugby Falconara di introdurre una modifica al
codice etico della società sportiva, inserendo un apposito articolo
che renda vietato lo sgambetto fra compagni di squadra; in
alternativa, si potrebbe inserire la possibilità di deroga alla
partecipazione ai corsi pre-matrimoniali.
Abilità manuali di
base:
Come a un pilone si
chiedono solo 2 cose (pesare, non pensare), altrettante se ne
richiedono a un tallonatore: scalciare mentre si sta compressi fra 2
piloni, lanciare il pallone per dritto. L'indecenza delle touche
storte non è più ammissibile in una società civile e democratica
come la nostra, per cui chiediamo ufficialmente all'allenatore della
mischia di adoperarsi per raddrizzare le mani del nuovo tallonatore
messo in campo domenica, perdonabile solo per le emozioni che
comunque ha regalato alla squadra decidendo di giocare!
__________
Risultato (punti):
Amatori Rugby Ascoli 8 (0) - Falconara Rugby 29 (5)
Mete (trasformazioni):
12° Diego Lanari, 22° Francesco Bianconi, 26° meta Ascoli, 30°
Diego Lanari (Simone Gambelli), 40° Simone Gambelli, 52° Marco Rosi
(Giacomo Bianconi)
Calci piazzati: 2°
punizione Ascoli
In campo e in panca:
Kouame Kouassi Aubin,
Matteo Marinelli, Roberto Refi, Ivan Brunelli, Matteo Astolfi,
Michele Ricci (Michele Montanari), Diego Lanari, Claudio Regini,
Alessandro Latini (Luca Fiordelmondo), Giacomo Bianconi, Simone
Gambelli, Francesco Bianconi, Daniele Ferretti (Marco Rosi), Loris
Pandolfi (Andrea Mangialardo), Simone Del Latte (Simone Spadini),
Giovanni Polimeno, Mariano Fagioli (all.).
Commenti
Posta un commento