Rugby in rosa, le Torelle Sudate amano i “terzi tempi” Belle, sexy, simpatiche, autoironiche: nate nel 2010 ad una festa reclutano le nuove atlete con il passaparola e via facebook .

di Simone Varroto
PADOVA. La mandria più pazza del rugby italiano al femminile staziona a Padova. Allegre, goliardiche, innamorate della palla ovale e di terzi tempi infiniti, sempre in cerca di nuovi "esemplari" da accogliere a braccia aperte, tra birra e sane incornate. Si chiamano Torelle Sudate e sono nate nel 2010 da una costola dei Torelli Sudati, attivi dal 2008 e fondatori del campionato amatoriale di rugby.
Evitando inutili distinzioni, si sono ribattezzate le Torelle Sudate. Poteva andare peggio. «L'abbiamo scelto perché ogni altra declinazione femminile dell'animale avrebbe suscitato battutine poco lusinghiere», spiega sorniona Marta Tonellato, detta Ombra, 26 anni, capitana delle Torelle e morosa del fondatore e capitano storico del club, Edoardo Brevigliero detto Cap (figlio di Simone, giocatore del Petrarca anni Settanta). Il loro amore e il primo nucleo di giocatrici sono nati a una festa dei Torelli. «Un nostro compagno invitò cinque amiche ad una FesTorella, due anni fa», spiega Cap, «ubriacandole di birre e racconti leggendari, le abbiamo convinte a iscriversi. E una di loro, anche che ero l'uomo giusto per lei».
Ad incuriosirle è stato anche l'ambiente. I terzi tempi dei Torelli sono da antologia, con spiedi da 40 chili e bevute in stile villaggio di Asterix. I soprannomi variano da Bambi a Cervo, da Polpetta a Ragout, da Mezzolitro a Maldetesta. Neanche le Torelle scherzano, con le varie Magnus, Jane, Maicol, Tettozzi, Ombra e Spellafichi. Originale poi la scelta dei colori della maglia. «Gialla come la birra e nera come i lividi», svela Lorenzo Tognato, 32 anni, detto Prez, il presidente di questo sodalizio che crede in un rugby alla portata di tutti. Quest'anno "la mandria" si allenerà a San Lazzaro, nel campo di via Sonnino: il lunedì alle 20.30 tutti insieme (docce separate) mentre il venerdì le Torelle si allenano alla Santissima Trinità. Per ora sono una quindicina, con cinque nuovi elementi. L’anno scorso hanno avuto anche qualche straniera. «Una spagnola, una gallese, una greca e una lettone, tutte erasmus», racconta Ombra, «volantiniamo all'Università ma cerchiamo nuove giocatrici soprattutto con il passaparola e facebook».
Il loro motto è: "Il rugby ti fa bella". L'anno scorso le Torelle si sono iscritte alla Coppa Italia femminile a 7 della Fir. Senza sfigurare. Quest'anno le giallonere padovane non si sono ancora iscritte. Attendono di "svezzare" le nuove arrivate di questa mandria ovale che fa sensazione e cerca rinforzi non solo al femminile.

Fonte:mattinopadova.gelocal.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Rugby e Inglese in Irlanda e Inghilterra col metodo "Play Rugby and learn English" Estate 2015

Micro Bikini e rugby per Jennifer Nicole Lee