IL RUGBY E LA CRISI. DA UDINE UNA RICETTA "FASIN DI BESSOI"
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Patrie dal Friul |
"In cassa non ci sono più
soldi perciò non possiamo garantire il puntuale pagamento dei rimborsi
per gli ultimi due mesi di campionato. Chi vuole è libero di andare". La notizia è dal Messaggero Veneto a firma Roberto Calvetti, chi parla è il Presidente dell'Udine Rugby FC che quanto sopra lo ha detto recentemente ai suoi giocatori. L'Udine Rugby si trova in quinta posizione nel Girone 1 della Serie A
e sta facendo un ottimo campionato. Luca Diana, questo il nome del
Presidente, non ci sta più dentro, non ci sono sponsor, non ci sono
soldi di amici, i tempi sono durissimi e la cosa non sta più in piedi. I
suoi giocatori hanno risposto con onore e lealtà e giocano ora come
prima.
C'è un Triveneto che va a pezzi nel rugby, dietro i successi
della Benetton e dietro i milioni di euro che la FIR elargisce a Treviso
ci sono questi buchi colossali, piantati li, proprio al centro della
terra del rugby.
Udine è senza il becco di un quattrino, Venezia una squadra di rugby di
alta categoria non ce l'ha più, fallita lo scorso anno, due su tre in
Eccellenza fanno festa con i fichi secchi ed alla fine del campionato
toccherà dedicare loro qualche riga parlando non di palla ovale ma di
bilanci tristi e speriamo di poterci fermare li. In serie A alcune
squadre si pagano le trasferte facendo colletta, niente di più bello per
uno sport come il nostro ma è sempre giusto sia così? Il Triveneto è, a parte la Benetton, senza il becco di un quattrino. Gli altri? Intorno agli Aironi non gira mica ricchezza.
Basta guardare la situazione di Mantova, Reggio Emilia, Modena, tutti
con il bilancio a filo (ad essere generosi) o la disastrosa debacle dei
team parmigiani (Amatori Parma, Rugby Parma, Colorno, Noceto e la
"franchigia" Crociati) dove di quattro non se ne fa uno di sano.
C'è la crisi economica ma c'è anche la crisi degli incassi, perchè gli
incassi li fa solo la FIR all'Olimpico ed il resto del movimento sta al
palo. Il Direttore Sportivo del Petrarca Covi in un dibattito televisivo
locale dichiarò apertamente questa difficoltà economica generale
analizzando la "mancanza di visibilità" del massimo campionato (Eccellenza) e quindi a scendere ( e peggiorare) degli altri.
Udine piange ma il resto non ride, non ci sono soldi, ma dietro il rugby c'è solo una grande crisi economica o una grande crisi di progetto ?
Speriamo intanto basti la ricetta del Presidente Diana: "Certamente non
andremo dal sindaco a consegnare le chiavi della società, da rugbisti e
da friulani "fasin di bessòi"» (Traduzione:
facciamo da soli. Ma per capire veramente cosa significa bisogna
conoscere i friulani: individualisti, indipendenti, laboriosi, legati ai
propri doveri, rigidi nelle proprie convinzioni e tradizioni).
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