Di Leandro Perrotta | 16 febbraio 2012 Peppe Cunsolo, giovane rugbysta di tredici anni, è morto dopo tre settimane passate in ospedale in condizioni gravissime. Ad ucciderlo «forse un autobus, forse altro». Quel che è certo è che il suo corpo è stato ritrovato nel buio di viale Castagnola, in condizioni disperate. Piero Mancuso, fondatore dei Briganti, associazione sportiva che opera da anni nel quartiere periferico, non nasconde la sua rabbia. «Dopo un inizio difficile, era parte del gruppo, lo abbiamo perso quando ci hanno tolto il campo per allenarci» «L’ultima volta che l’ho visto è venuto al campo, chiedendo di giocare con i suoi modi irruenti “fozza, cc’ha fari?”, e abbiamo litigato. Anche per come ci siamo lasciati qualche mese fa, oggi sto male». Piero Mancuso , fondatore dei Briganti Rugby , società sportiva che opera da sei anni a Librino, non nasconde la sua rabbia per la morte del piccolo Peppe Cunsolo , uno dei ragazzi della squadra fino al 2009 , ...