Guidi Impianti vuol scrivere la storia del rugby pesarese

Mi auguro davvero ci sarà un grande pubblico. Partite di questa importanza non capitano tutti i giorni”. Difficile dare torto a Daniel Insaurralde, tecnico della Guidi Impianti Pesaro Rugby che domenica si giocherà l’accesso ai playoff. Alle 15.30 scenderà in campo al Toti Patrignani di Muraglia in una sfida da dentro o fuori. Se vincerà sorpasserà in classifica Prato e salirà al secondo posto, con buone possibilità di centrare i playoff visto che l’ultima gara stagionale sarà in casa del Viterbo già salvo, altrimenti sarà Prato ad accedere alle finali.
Pesaro Rugby
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Per questo attorno al campo di Muraglia si è respirato per tutta la settimana un clima da partita della vita.
“Siamo arrivati alla fine e pur sapendo dell’importanza del match la squadra è tranquilla”.
All’andata Prato vinse di misura, nonostante Pesaro abbia giocato tutta la gara in meno. Si può pensare che la vittoria sia alla portata dei giallorossi?
“Questo è certo, anche perché sono convinto che noi siamo la squadra più forte del campionato. Siamo i più completi con buona mischia e buoni trequarti. Il problema è che non sempre siamo in grado di autogestirci. Non sempre siamo freddi e lucidi e abbiamo pagato i troppi calci di punizione”.
Un problema non da poco visto che Prato Sesto ha dalla sua Rima Wakarua, ex calciatore della nazionale italiana di rugby con cui giocò i mondiali del 2003 in Australia. Avete preparato la partita contro di lui?
“In realtà l’abbiamo preparata contro di noi. Saremo noi a doverci guardare dalla nostra indisciplina. Dovremo essere più lucidi, aggressivi e determinati che mai”.
Sfidare una squadra che presenta Wakarua non è però già partire con qualche punto di svantaggio?
“Noi dobbiamo pensare che la partita inizia sul 12-0 per loro. Tanto quei quattro calci Rima li metterà dentro. Però per giocare avranno bisogno di avere il pallone in mano e noi questo glielo dovremo concedere il meno possibile. Dovremo metterli in difficoltà in mischia e in touche. E pensare a macinare gioco e mete. Per questo credo che il risultato sia nelle nostre mani, nel bene o nel male”.
Per Insaurralde una sfida anche personale contro il tecnico argentino dei toscani, Otano.
“Lui però oltre ad allenare gioca anche come terza linea. E pensare che l’ho portato io in Italia. Anche a lui dovremo fare attenzione, vista la sua grande esperienza. Ma sono convinto che le nostre terze linee faranno una grande partita”.
Qualche problema invece nei trequarti…
“Marco Martinelli non sarà della gara visto che si è rotto il naso a Perugia. Credo però che chi lo sostituirà sia in grado di non farlo rimpiangere”.

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