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Visualizzazione dei post da gennaio 11, 2015

Piacenza rugby, prima società sportiva che "adotta" defibrillatori

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Il Piacenza Rugby “segna la meta” per Progetto Vita: la società sportiva diventa testimonial per il nuovo progetto dell’Associazione“Adotta un DAE” Presentata nella sede di Progetto Vita la nuova campagna dell’associazione “Adotta un DAE”. Un anno fa era partita la prima fase con l’azienda Cardiac Science che adottò 14 dei defibrillatori pubblici di loro produzione, sollevando l’associazione dal costo della manutenzione (circa 120 euro all’anno). Il Piacenza rugby è la prima squadra sportiva ad adottare la manutenzione di 4 dei 98 defibrillatori di proprietà dell’associazione affidati in comodato d’uso gratuito alle Forze dell’ordine di Piacenza: 3 in dotazione alle pattuglie della Polizia di Stato e 1 alla pattuglia urbana dei Carabinieri. Questa iniziativa è stata possibile anche grazie all’impegno dei giocatori che si sono prestati alla realizzazione di un calendario 2015, il cui ricavato di vendita per

CUS Siena Rugby, sette mete per riprendere il cammino

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Banca Cras Cus Siena Rugby-Città di Castello Rugby 43-0 Dopo tre sconfitte Banca Cras vince nettamente con Città di Castello Non era, lo si sapeva, un match proibitivo . Negli ultimi scontri diretti i bianconeri si erano sempre imposti agli umbri, e anche questa volta sono riusciti a centrare il risultato pieno. Schiacciante la supremazia senese in mischia chiusa; dominante anche la touche. In pratica gli ospiti, presentatisi in quindici e quindi impossibilitati a operare anche un solo cambio, non hanno potuto disporre di un solo ambito attorno al quale provare a costruire una strategia per la partita e ciò nonostante hanno affrontato la partita lealmente e a viso aperto. La cronaca è scarna . I senesi passano in vantaggio all’11’ con Dupré, il forte pilone alla sua ultima presenza in maglia bianconera, che, schierato all’ala evita il diretto controllore e depone in meta dopo una fuga di 50 metri. Accrescono il loro score al 19’ con Moscatello, su azione originata da pen

Botturi: il rugby insegna a non mollare

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Domenica 11 Gennaio 2015 12:08 di Maria Guidotti -  E' il miglior italiano in gara alla Dakar, 11° nella generale, Alessandro Botturi ed anche il primo pilota della Yamaha dietro ad una sfilza di Honda e KTM. Il suo ritardo dal leader, Barreda, è importante 1:19:18, ma il raid è solo al giro di boa e nei rally come la Dakar può succedere di tutto. “Sicuramente eravamo partiti puntando ad altri risultati”, racconta Botturi, scuotendo la testa. Siamo nel bivacco di Iquique in Cile, nel giorno di riposo per le moto. Giusto il tempo per ricaricare le pile, prima della tappa marathon che oggi porterà i piloti in Bolivia. “La seconda speciale, Villa Carlos Paz – San Juan, mi ha veramente segnato. Sono svenuto per il caldo in uscita dalla prova cronometrata di 518 km, la più lunga di tutto il rally. Gli ultimi 30 km avevo i crampi. Me la sono vista brutta” . Come Alessandro, anche ossi duri come Frans Verhoeven , Olivier Pain e Alain Duclos,  sono arrivati al