Mondorugbystico

Il fuoriclasse inglese è ospite del club ternano, che potrebbe anche ingaggiare Renée Felton, madre e allenatrice del saltatore in lungo Andrew Howe, come preparatrice atletica Paul Beet e Mauro Antonini di Francesca Torricelli Si fa presto a dire «serie B». Ma poi bisogna farla e l’Umbria energy Terni rugby vuole farla per benino. La preparazione della squadra senior, alla quale si aggregheranno almeno una decina di ragazzi dell’under 20 (categoria quest’anno abolita), inizierà lunedì 19 agosto sul campo di borgo Rivo, ma c’è chi giura che i ‘draghi’ hanno già iniziato, di nascosto, a fare ginnastica per conto loro. E, conoscendoli, è probabile che sia vero. L’ospite Mercoledì, intanto, c’è stata una gustosa anteprima: nel tardo pomeriggio, infatti, si è svolto un primo allenamento ‘collegiale’ diretto, oltre che dal coach rossoverde Mauro Antonini (che ha appena terminato un supercorso estivo alla International rugby academy di Durban, in Sud Afr

di Claudio Arrigoni C’è uno sport che chiamano “Murderball” e il nome fa capire quanto possa essere duro. Ci hanno fatto anche un film. Si gioca in carrozzina e alle Paralimpiadi è fra i più seguiti. E’ l’unico sport di squadra per atleti tetraplegici o comunque con una disabilità che coinvolga insieme arti inferiori e superiori. E’ il rugby in carrozzina, noto anche come Wheelchair Rugby o Quad Rugby negli Stati Uniti. E’ nato in Canada nel 1977. Un gruppo di ragazzi tetraplegici che non riusciva bene a giocare a basket in carrozzina cercava una alternativa. Ne inventarono uno prendendo regole e forme da basket, hockey, pallamano, ma che prevedesse, come nel rugby, il contatto duro. Anche con le carrozzine. Dal 2011 la Fispes, una Federazione paralimpica, ha cominciato a farlo provare in Italia. A settembre partirà il primo campionato. La Nazionale ha chiuso oggi i primi Europei ad Anv