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Visualizzazione dei post da agosto 11, 2013

I bambini e lo sport agonistico, sviluppo fisico e integrazione sociale devono camminare di pari passo

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  di Elisabetta Rotriquenz I bambini iniziano a praticare lo sport per il suo aspetto ludico. Successivamente un bambino si può trovare nella condizione di affrontare gare e allora lo sport perde la sua valenza di svago e divertimento per assumere un ruolo prettamente agonistico. In questi casi molta pressione deriva anche dalle aspettative dei genitori del giovane atleta, che finiscono per dare troppa importanza al risultato. Il genitore vede concretizzarsi nel figlio il proprio desiderio di successo e di realizzazione personale, anche solo per aver messo al mondo un bambino particolarmente dotato e di talento. D’altra parte l’approccio dei genitori allo sport può essere molto diverso: ci sono alcuni che spingono il figlio perché lo sport fa bene ed è un passatempo sano ed educativo; altri hanno praticato uno sport da giovani con buoni risultati e lo propongono anche al bambino; altri non se ne occupano

Il Rugby......

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A desso so che quando si avanza uniti ci sono possibilita' di successo. Adesso so che se non andro' in meta io, ci andra' un mio compagno. Adesso so che cosa vuol dire rispettare un avversario che e' a terra. Adesso so che potro' cadere e perdere il pallone, ma un compagno sara' pronto a raccoglierlo e a lavorarlo per me. Adesso so che bisogna avere sempre qualcosa da portare avanti. Adesso so che si puo' anche perdere, ma non ci si deve mai arrendere. Adesso so che per ottenere qualcosa bisogna essere determinati. Adesso so che correre non vuol dire scappare, ma andare incontro al futuro. Adesso so che affrontare la vita sara' un gioco da ragazzi e che, se la vita e' un gioco, il rugby e' una gran bella maniera di viverla! Mirko Petternella (giornalista)